Ringhio come Rafa: Demme e altri dieci

Dategliela e poi aspettatela. La palla e la fiducia. Diego Demme ringrazia due volte: quando riceve e quando scarica
22.01.2020 07:44 di  Fabio Tarantino  Twitter:    vedi letture
Ringhio come Rafa: Demme e altri dieci
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Dategliela e poi aspettatela. La palla e la fiducia. Diego Demme ringrazia due volte: quando riceve e quando scarica. Basta restargli accanto, correndo al suo fianco. Così la squadra si compatta, così i reparti vanno in gita assieme, così gli spazi si riducono. Il nuovo play è già un faro: c’erano pochi dubbi. Demme è il Rafael di Benitez. In una vita parallela, annunciando la formazione, Gattuso direbbe: lui e altri dieci. Perché al tedesco, da qui in avanti, sarà difficile rinunciare. 

Con la Lazio ha fatto una partita sontuosa. Ha avuto il grande merito di non strafare, per questo ha collezionato 76 passaggi riusciti. In totale, per lui, 98 palle giocate. Più di tutti. Il secondo, Di Lorenzo, si ferma a 80. Preciso perché pulito, ha giocato corto legando la squadra, s’è mosso per gli altri, li ha invitati a proporsi, consigliando passaggi e giocate, un riferimento anche sapiente nei momenti bollenti dell’incontro. S’è notato nel finale il carisma di Demme: ha ringhiato, come il suo allenatore, ma con stile e garbo, mai in affanno palla al piede, anche dopo lunghe rincorse o quando la stanchezza cominciava ad avvertirsi. 

Al suo fianco hanno giocato meglio tutti: Zielinski si è sentito autorizzato a creare, Callejon è stato un supporto tattico prezioso, Elmas sembrava al sicuro cercandolo (e trovandolo) spesso e osservandolo muoversi, per imparare. Arriveranno anche le nubi: già s’intravedono le critiche per gare anonime o imprecise, ma nel rumore delle pretese, colpevolizzandolo per dribbling assenti o gol mancati, sarà prezioso ricordarsi del caos attuale che allora qualcuno avrà fortunatamente dimenticato. Grazie a Diego.