Condò: "Le coppe costano, ma rendono. Esempio Inter fa ancora male ai suoi tifosi, meno ai dirigenti"

Ritornano le coppe europee. Dopo una giornata di campionato che ha visto il Napoli capolista perdere sul campo del Milan e la Roma, insieme ai rossoneri, agganciare gli azzurri di Conte in vetta è la volta della Champions League. Nel corso del suo fondo per l'edizione odierna del Corriere della Sera, il giornalista Paolo Condò ha commentato: "La prima settimana di calcio totale, con importanti giornate di campionato, coglie i nostri grandi club in mezzo al guado.
Quello che al momento va meglio, il Milan, non giocando in Europa può ibernare Modric nella sua teca fino a domenica prossima, quando il genio del venerabile croato servirà ad affrontare l’esame Juve. Le altre squadre, consapevoli dall’esperienza del Napoli che il solo campionato vale non pochi punti di bonus, devono destreggiarsi tra serie A e coppe seguendo una linea di comportamento che nelle ultime stagioni si è imposta: quella di non scegliere una competizione, ma di andare il più lontano possibile sia in Italia che in Europa.
L’esempio dell’Inter è il più recente e ovvio, e l’infelice conclusione dei due secondi posti fa ancora male ai suoi tifosi: meno ai dirigenti però, visto che la finale di Champions ha portato 132 milioni soltanto di premi Uefa. Le coppe costano, ma rendono".
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