Il doppio ex Sergio: “Napoli favorito, ma il pari di Roma fa sperare il Torino”

Il doppio ex Sergio: “Napoli favorito, ma il pari di Roma fa sperare il Torino”TuttoNapoli.net
Ieri alle 21:50Le Interviste
di Antonio Noto

Raffaele Sergio, ex terzino di Torino e Napoli, è stato intervistato in esclusiva da TorinoGranata.it. Attualmente Sergio ha una scuola calcio a Cava de’ Tirreni la Raffaele Sergio Academy e con la sua famiglia gestisce impianti sportivi. 

Una partita più difficile per il Torino che deve risollevarsi dalle parti basse della classifica o per il Napoli che deve mantenere il primo posto condiviso con la Roma?
“Sicuramente per il Torino, sarà una partita molto difficile. Il Napoli comunque viene dal risultato positivo con il Genoa, ha giocatori importanti e una rosa competitiva. Però c'è da dire che il pareggio a Roma con la Lazio del Torino, prima della sosta del campionato, fa ben sperare. Peccato all'ultimo il rigore che se evitato avrebbe portato alla vittoria che avrebbe dato morale e continuità al lavoro e fiducia in ciò che sta facendo Baroni. Va detto comunque che sia normale che il Napoli in questo momento è favorito”.

A Conte mancheranno alcuni giocatori, ma è probabile anche a Baroni, in forse ci sono Ismajli e Anjorin. Questo quanto potrebbe incidere sulle scelte degli allenatori tenuto anche conto che il Torino ha già cambiato quattro moduli passando dal 4-2-3-1 per poi utilizzare il 4-3-3, il 3-4-2-1 e infine il 3-5-2?
“Sicuramente Baroni ancora non ha trovato l’equilibrio giusto e sta cercando di amalgamare bene la squadra. Bisogna avere fiducia, il Torino ha scelto un buon allenatore per cui serve saperlo aspettare cercando appunto di essere fiduciosi perché si trova in un ambiente nuovo e il mercato si è chiuso tardi. Sulla validità dell'allenatore sono convinto, speriamo che la società gli dia tempo”.

Parla di mancanza di fiducia, però la squadra di solito è sorretta dai tifosi che contestano la proprietà e non hanno mai fatto mancare il loro supporto anche se a fronte di prestazioni davvero deludenti hanno fischiato allenatore e giocatori, ma questo è normale e umano.
“Sono d'accordo con te, è normale. Come dicevo prima quello che mi ha lasciato perplesso è stata la partita con l'Atalanta perché dopo i tre gol subiti in 8 minuti nel primo tempo non ho visto nessuna reazione. Questa non è una situazione da Toro. Penso che soprattutto Baroni si debba calare nella dimensione che chi gioca al Toro deve lottare fino all'ultimo momento, si può anche perdere come concetto però chi va in campo deve dare tutto quello che ha anche se di fronte c’è una squadra più forte. Per questo non aver visto manco un tentativo di reazione con l’Atalanta sicuramente non aiuta. Però sono convinto che il Toro ha le qualità per tirarsi fuori, bisogna stare tranquilli e cercare di vedere con più fiducia la situazione”.

Il problema grosso è che il Torino ha subito in 6 partite 13 gol, e fino a due stagioni fa aveva la quarta miglior difesa del campionato. In più a parte le 3 reti segnate alla Lazio di gol non ha fatti molti, 5 in tutto. Quindi la squadra manca un po' davanti e soprattutto dietro e anche con la Lazio i problemi difensivi hanno finito per incidere sulle potenzialità offensive distruggendo quello che era stato fatto in precedenza.
“Come dicevo, quello che ho notato è che c'è pochissimo equilibrio, soprattutto dietro. anche perché il rigore preso contro la Lazio in pieno recupero è stato causato da una disattenzione prima di Dembélé e poi di Coco. Si tratta di due episodi in sequenza dove c’è stata poca attenzione e Baroni deve lavorare molto su questo. La difesa del Torino è molto vulnerabile per cui spero che questa sosta del campionato possa aiutare a lavorare meglio al fine di cercare di trovare l'equilibrio giusto”.

Il calendario, prima della prossima sosta, mette a confronto il Torino con Napoli, Genoa, Bologna, Pisa e Juventus e in teoria i granata dovrebbero ottenere un punteggio pieno almeno con Genoa e Pisa e strappare un pareggio con il Bologna altrimenti la situazione in classifica potrebbe peggiorare o restare incancrenita col Torino bloccato al 16° posto.
“Sicuramente, secondo sono 5 sfide importanti nelle quali si decide un po' tutto. Si capirà dove potrà arrivare questo Toro o se i problemi continueranno a persistere. Però, non mi stanco di dirlo, a Roma con la Lazio la prestazione che ha fatto il Toro è stata positiva e se riescono a correggere tutte queste disattenzioni sicuramente può fare qualcosa di buono”.

Nel malaugurato caso di prestazioni non soddisfacenti nelle prossime partite a Baroni fino a quando si dovrebbe dare fiducia, fino al derby pur con le tre gare con Genoa, Bologna e Pisa in otto giorni?
“Penso che si debba guardare di partita in partita e quindi concentrarsi su quella col Napoli preparandola bene la partita con Napoli perché il risultato è tutto aperto. Non bisogna pensare alle partite successive altrimenti si rischia di avere poca fiducia. La partita con la Lazio, che non era facile, ha dimostrato che comunque il Toro è una buona squadra che può dare fastidio a tutti gli avversari, ma l'importante è essere convinti e non cadere nelle disattenzioni come nell’ultima gara nella quale era possibile tornare a casa con una vittoria visto che la partita di fatto era stata vinta. Il Torino deve migliorare in questo e cercare di guardare con fiducia a tutta la situazione”.