Minala: "Mi allenavo col Napoli di Mazzarri e tornavo a Roma. Storia età? Mi hanno massacrato"

Minala: "Mi allenavo col Napoli di Mazzarri e tornavo a Roma. Storia età? Mi hanno massacrato"TuttoNapoli.net
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
Ieri alle 23:50Le Interviste
di Antonio Noto

Joseph Minala, ex calciatore della Lazio, intervistato dall'edizione odierna della Gazzetta dello Sport, ha parlato delle voci riguardo alla sua età che si erano diffuse anni fa e non solo: "Mi hanno massacrato, distrutto, umiliato. Il bello è che non ero uno sconosciuto. Dominavo il campionato Primavera. Tre giorni dopo l’esordio vinsi la Coppa Italia di categoria segnando un gol in finale contro la Fiorentina. Qualche mese prima avevo vinto il torneo delle regioni in Sardegna. Fu un attacco mirato, ma ho una mia ideaLa voce fu messa in giro da qualcuno che prima teneva a me che mi seguiva. In Senegal, un sito poi oscurato, inventò la notizia secondo cui avessi 42 anni. La gente iniziò a fare fotomontaggi, a prendermi in giro. Nessuno lo sa, ma in quel periodo fui anche minacciato e ricattato da persone che mi avevano aiutato, di cui mi fidavo. Io ero solo e indifeso, nessuno mi ha protetto".

I test hanno poi dimostrato che il ragazzo è nel 1996: "Anzi, hanno attestato che dimostro persino un anno in meno. Sa quante volte ho sentito dire 'questo ha 40 anni, come può giocare?'. L’80% delle persone mi hanno giudicato male. Non sono un fenomeno, ma quando mi è stata data una chance ho sempre dimostrato di valere. Penso al Bari, ma soprattutto alla Salernitana, dove i tifosi ancora mi scrivono per il gol all’Avellino all’ultimo minuto".

Retroscena sul Napoli: "Udinese, Inter, Milan, Roma e infine Napoli, dove rimasi quasi un anno. Nacque tutto grazie a Vincenzo Raiola, fratello di Mino, l’agente che mi seguiva all’epoca. Mi ritrovai ad allenarmi accanto a Cavani e Hamsik, con Mazzarri allenatore, facendo avanti e indietro da Roma. La casa famiglia mi lasciava libero dal lunedì al giovedì, poi dovevo rientrare".