VIDEO - Chiariello: "Dopo la Lazio parlai di settimo posto. Mai visti 2 cambi prima di un angolo..."

Nel corso di ‘Campania Sport’ su Canale 21, il giornalista Umberto Chiariello ha commentato la sconfitta del Napoli contro l’Atalanta.
22.02.2021 10:30 di Antonio Noto Twitter:    vedi letture
VIDEO - Chiariello: "Dopo la Lazio parlai di settimo posto. Mai visti 2 cambi prima di un angolo..."

Nel corso di ‘Campania Sport’ su Canale 21, il giornalista Umberto Chiariello ha commentato la sconfitta del Napoli contro l’Atalanta: “C'è poco da dire perché potremmo essere scavalcati dagli eventi che si susseguono. Avevo chiesto a me stesso una pausa di riflessione di un mese perché le cose mi erano chiare dall’estate scorsa, quando avevo visto al Napoli fare una rovinosa chiusura di campionato finendo al settimo posto, lo stesso che Gattuso aveva ereditato da Ancelotti. Infatti dopo la vittoria della Coppa Italia e una striscia di 12 risultati positivi avevo visto, nonostante un terzo posto nel girone di ritorno, un Napoli stucchevole, lento, con un palleggio tutto in ampiezza che non portava da nessuna parte e con questo maledetto gioco che parte dal basso. Questo modo di giocare non è da demonizzare, nessuno crede che dobbiamo tornare agli anni ‘70 col rinvio lungo da fondo campo del libero, la spizzata di testa dell’attaccante e l’attacco alla seconda palla; ma che il gioco dovesse partire dal portiere con una miriade di passaggetti nella propria metà campo mi aveva fortemente preoccupato. Gattuso era stato preso come traghettatore da De Laurentiis, la vittoria della Coppa Italia e un girone di ritorno accettabile aveva convito il presidente a confermarlo per la stagione in corso. Data la partenza fulminante del Napoli in questo campionato si parlò addirittura di rinnovo e di un contratto tra le parti, che poi è finito a prendere la polvere nel cassetto della scrivania di De Laurentiis".

NON BASTANO LE ATTENUANTI:Ora a Gattuso vanno date delle attenuanti, sarebbe disonesto non dargliele. Anche oggi ha dovuto fare a meno di Insigne e se togli a questo Napoli gli elementi di maggior caratura togli tanto. Gattuso gioca ogni tre giorni come tanti altri, anche il Milan di Pioli è crollato, mentre l’Inter di Conte sta salendo di tono perché si può allenare. Però queste attenuanti non bastano, perché nel frattempo il Napoli è franato ed ha perso qualsiasi identità. Sfido chiunque di voi a dire questo Napoli che gioco e che identità”.

GATTUSO IN CONFUSIONE: Siamo arrivati alla dodicesima sconfitta stagionale, l’Atalanta nel giro di tre partite ha dominato a Napoli sprecando 4 gol, ci ha battuto in maniera nettissima nella semifinale di ritorno di Coppa e oggi il divario è stato nettamente maggiore del risultato finale. Il Napoli negli ultimi tempi è spietato perché fa mezzo tiro e un gol, con la Juve zero tiri e un gol e oggi un tiro e due gol.  Oggi abbiamo visto anche un Gattuso in confusione, non ho mai visto un allenatore professionista che su un calcio d’angolo cambia due difensori su quattro, così ha preso il gol che ha chiuso la partita”.

CHI HA VOLUTO IL SILENZIO STAMPA?Queste sono cose gravi e per questo ora De Laurentiis, ha imposto lui il silenzio stampa. Ma l’ha voluto il presidente, l’ufficio stampa o l’ha chiesto Gattuso? A me dicono che già da qualche giorno si vocifera dal didentro che se avessero perso a Bergamo non avrebbero parlato, che certamente non è un modo di comportarsi da professionisti. A meno che non l’abbia chiesto De Laurentiis, loro hanno degli obblighi perché sono pagati dalle televisioni. Stasera Gattuso ci doveva spiegare che cos’è questo Napoli e perché ha voluto Bakayoko, che si sta rivelando un disastro da tutti i punti di vista. Ci doveva anche spiegare la gestione di alcuni calciatori e perché questo Napoli dopo aver dato 4 palloni a questa Atalanta ora ha con i bergamaschi un divario così clamoroso”.

DUE SOLUZIONI:O De Laurentiis aspetta che il Napoli esca fuori dall’Europa League, per poter vedere una squadra che si allena con costanza, e l’affida ad un nuovo allenatore che può lavorare, oppure dà a Gattuso ancora un mese di tempo per vedere se riesce a cambiare la squadra potendola allenare. Per questa ultima ipotesi è un prolungare l’agonia, ma queste sono scelte della proprietà e non certo noi. Dopo la sconfitta con l’Inter Gattuso aveva molto da dire, ma dopo Lazio e Torino io avevo acceso la spia rossa del pericolo assoluto perché questo Napoli, se tutto va bene, rischia di fare di nuovo settimo e perdere l’Europa League. Siccome però io voglio sempre il bene del Napoli, sono ancora attaccato all’impresa sul Granada perché in campo ci sono 250mln di gente. Anche se Giuntoli va azzerato come Gattuso e a fine stagione bisogna cambiare progetto, ma non è possibile che questa squadra si sia imbrocchita all’improvviso e non siano più capaci di giocare a calcio. Ripeto una vecchia massima che dice che quando in una classe liceale vanno tutti male, compresi i migliori, è più colpa degli studenti che studiano poco o degli insegnanti che non sanno appassionarli per lo studio? Mi chiedo e dico quando una squadra va così male non è che forse è sbagliato il manico e non tutta la squadra? Qualche acquisto sbagliato c’è, ma non mi venite a dire che questo Napoli è quello vero, non ci credo neanche se lo vedo. Purtroppo quello che sto vedendo mi fa pensare che il manico non è all’altezza”.