Una montagna di milioni a rischio: ADL ed il rischio deprezzamento

Danni accessori, non per questo meno rilevanti. Dall’ambito sportivo, a quello finanziario: un grande club che ha la voglia di competere per i primi posti in Italia non può sfuggire ad una oculata gestione economica. Materia in cui il Napoli eccelle, al punto di ottimizzare sempre cessioni con plusvalenze che hanno permesse ad Aurelio De Laurentiis di occupare posizioni importanti nella nostra Serie A.
Rischio deprezzamento - La stagione complicata in corso, rappresenta però una duplice minaccia: non riuscire a centrare la qualificazione in Champions League comporterebbe non solo la perdita dei ricchi premi previsti per l’accesso alla fase ai gironi, ma anche un inevitabile deprezzamento dei calciatori di maggiore valore. Già, perché quella del Napoli è una crisi di squadra ma che investe anche i singoli: se la stagione di Koulibaly dovesse proseguire con questo trend, ci sarebbe ancora qualcuno disposto (come accaduto la scorsa estate) di sborsare 108 milioni per il centrale senegalese classe ’91? Dubbi applicabili anche ad altri azzurri autori di una stagione, sin qui, ben sotto aspettative e reale valore. Un’inversione di tendenza, dunque, è necessaria per evitare di creare danni che potrebbero protrarsi ben oltre questa annata.
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