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Il Mattino, De Luca: "Nel colloquio tra Conte e i senatori è emersa una necessità"

Il Mattino, De Luca: "Nel colloquio tra Conte e i senatori è emersa una necessità"TuttoNapoli.net
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Oggi alle 18:30Radio Tutto Napoli
di Antonio Noto

Nel corso di 'Cronache Azzurre' su Radio TuttoNapoli, è intervenuto Francesco De Luca, responsabile della redazione sportiva de "Il Mattino", per analizzare la recente metamorfosi del Napoli, reduce da una straordinaria vittoria all'Olimpico contro la Roma: "Credo che Napoli abbia ritrovato quella energia, che serviva e di cui si era lamentato della cui assenza si era lamentato Conte dopo la partita col Bologna. Poi è chiaro c'è stata quella reazione di Conte molto forte, una reazione di pancia non di testa. Perché se avesse ragionato, insomma gli infortuni, la partita giocata precedentemente in coppa, la stanchezza l'appannamento generale, la sosta che arrivava, altri allenatori magari avrebbero detto: ‘Vabbè aspettiamo dopo la sosta e proviamo a ripartire’. Invece lui ha lanciato questo macigno nelle acque del Napoli e l'effetto è stato un effetto positivo. Ma nel calcio come nella vita poi le cose non è che bastano le chiacchiere ci vuole il lavoro. Ci vuole il lavoro e per necessità si è passate alla difesa tre, si è dato spazio a qualche giocatore che ne aveva avuto meno, perché quello che mi risulta è che nel colloquio che c'è stato con alcuni giocatori, non con tutti ma con alcuni giocatori più rappresentativi della squadra, si è emersa anche la necessità di dare un po' spazio non alle seconde linee ma a chi ha giocato di meno. Cioè sostanzialmente se tu prendi dei giocatori nuovi e dici: devono inserirsi devono crescere ok. Però arrivati a novembre questi giocatori devono trovare un po' di spazio.

E così è stato per Neres, che giustamente era qui l'anno scorso ma aveva giocato in maniera molto alterna, ed è stato così per Beukema e Lang, che si stanno comportando su buoni livelli. Quindi si è trovata questa quadratura, è stato fatto un lavoro buono anche da un punto di vista fisico, perché la squadra sta molto bene. Lo abbiamo visto, è una squadra che ha recuperato consapevolezza, le certezze della propria qualità della propria forza. Si è visto nel secondo tempo della partita con la Roma, dove hai rischiato poco, sofferto un po' di più, però l'hai gestita bene hai portato a casa tre punti preziosi. Contro una compagine che si presentava con il primo posto e 70.000 tifosi una carica enorme. Però si presentava anche dopo aver giocato una partita di Europa League il giovedì, mentre Napoli aveva giocato il martedì. E forse non si aspettava una squadra così determinata, così consapevole, ripeto, della propria forza. Perché poi il Napoli ha dato una vera prova di forza sul campo sul campo della Roma e l'ha sovrastata nel primo tempo. Poi nel secondo tempo ha gestito, ha cercato di chiudere la partita con le ripartenze e non ci è riuscita. Per fortuna Milinkovic-Savic ha fatto quella paratona e ha chiuso il discorso”.

Sarà un dicembre molto caldo, come ci arriva il Napoli?Allora anzitutto un passo alla volta pensiamo a questa partita di domani, che il Napoli giocherà chiaramente non dando spazio alle cosiddette seconde linee, perché non esistono prime e seconde linee ma dando spazio a quei giocatori che finora hanno giocato meno. Mi auguro che ci sia proprio spazio per i ragazzi, per i più giovani, da Ambrosino a Vergara, e cominciare a pensare a questo tipo di impegno. Perché poi Napoli è una squadra di altissimo livello, ma dal 2002 non va oltre agli ottavi di finale di Coppa Italia. Poi ci saranno due partitissime: la Juventus contro Spalletti e il Benfica con Mourinho. Sono due partite, come si suol dire, che si preparano da sole”.

Domani può essere la grande occasione per Lucca? “E’ l'occasione per tutti quelli che andranno in campo domani. perché è una di quelle partite che non si deve giocare con uno spirito rilassato come se fosse un allenamento. No, il Napoli domani deve andare in campo fare lo stesso tipo di prestazione che ha fatto che ha fatto nelle ultime tre giornate, con uomini differenti magari ma lo spirito deve essere quello, perché è un posto da titolare si conquista anche così”.

Come accoglierà il pubblico napoletano il ritorno di Spalletti al Maradona?Mi sorprenderà moltissimo se i napoletani fischiassero Spalletti. E’ chiaro che essere andato ad allenare la Juve per un allenatore che sull'avambraccio c'ha il tatuaggio con la N e lo scudetto è un po' anomalo, però insomma ragazzi Spalletti ha fatto qualcosa a Napoli di straordinario. Ha vinto uno scudetto dopo 33 anni senza che pochi se lo aspettassero. Quindi rispetto per Spalletti, perché il suo rispetto e l'amore per Napoli sono intoccabili, non passano. Come lui ha detto nel suo libro: l'amore per i napoletani non sarà mai il passato. Potrebbe arrivare qualche fischio dai gruppi organizzati? Chiamiamoli fischi d'amore!”.