BUONANOTTE TUTTONAPOLI – La lunga domenica di un tifoso azzurro: la lezione di Pino Daniele, gli occhi che sognano e la riconciliazione con il calcio

Domenica delle palme ricca di emozioni quella del Napoli. Una giornata fatta di imprecazioni e pensieri cattivi ma con una grande gioia finale. Riviviamola con il nostro "Buonanotte Tuttonapoli" che stanotte racconta tutta la giornata di un nostro amico, ovviamente tifoso azzurro.
LA TV GUASTA - E' domenica. Ieri sera s'è fatto tardi, abbiamo festeggiato insieme a Peppe il suo onomastico. Stamattina ci siamo svegliati con calma. La giornata scorre veloce, si arriva ad ora di pranzo. Tutto buonissimo, siamo ormai al momento dello "spasso" ed accendiamo la televisione. C'è il derby della mole: è già 2-0 per la Juventus. Quasi non guardiamo più la partita. Ormai è ora del caffè, ci sono le ultime zeppole di San Giuseppe e la prima pastiera, si avvicina la Pasqua. Dalla tv si sente: "Rigore per il Torino": il fallo è di Alex Sandro. Rosso per lo Juventino e 2-1. Guardiamo la gara con più interesse: tra una zeppola e l'altra Maxi Lopez fa 2-2. La Juventus è in dieci e fatica, il derby di Torino si fa avvincente. Una bellissima partita. Che peccato: il nostro televisore s'è spento improvvisamente.
IL VIAGGIO VERSO IL SAN PAOLO – Solo dopo, in viaggio verso il San Paolo, ci hanno detto che è finita 4-1 per la Juvenutus. Prima ci è salito il sangue alla testa, abbiamo chiesto spiegazioni, "ma se stavano 2-2!? Come è possibile!?". Il nostro amico non ha più parlato, ha inserito una vecchia cassetta di Pino Daniele nel nostro datato stereo. E' il secondo album di Pinuccio, la prima traccia è "Je sto vicino a te". Il nastro gira fino al ritornello che fa: "ma che parlamme a fà sempe de stesse cose, pe' nce ntussecà e nun ce 'ncuntrà ogne vota. C'arraggia 'ncuorpo e chi jesce pazzo tutt'e juorne pe' capì". Sorridiamo, abbiamo capito tutto. Il nostro amico si chiama Maurizio Sarri che dopo la gara del San Paolo, in conferenza stampa ha comunicato questo messaggio a tutti: "la Juventus? Stasera non mi voglio incazzare!"
LA RICONCILIAZIONE CON IL CALCIO - Arriviamo al San Paolo. La canzone che ci ha fatto ascoltare il nostro amico ci ha fatto entrare allo stadio carichi. La rabbia sta sparendo. Il brutto viene subito cancellato dal bello. Il bello è il San Paolo. Siamo in tantissimi, ci dicono più di 40mila, siamo pieni di speranza. Ci guardiamo negli occhi, nel profondo si legge un sogno tricolore che non si spegne, nonostante tutto. Insieme a noi ci sono gli amici di Genova, "la Napoli del nord" come hanno scritto loro. In curva A leggiamo uno striscione: "Napoli e Genoa storia infinita". Dopo la brutta pagina di Torino c'è tornata tutta la voglia di calcio, abbiamo rivisto la bellezza del pallone.
NON SBAGLIAMO ANCORA - Siamo carichi. La partita comincia, il Napoli attacca forte. E' l'undicesimo minuto, perdiamo un brutto pallone a centrocampo. Si avvicinano alla nostra porta, il tiro è forte ma Reina lo bloccherà. Invece no. Silenzio. Nessuno può crederci. "Ha fatto qualche piccolo errore in stagione, ma questo tiro l'avrebbe parato anche Rafael" commentano. A noi viene in mente proprio la storia del portiere brasiliano, poi quella del napoletano Ferdinando Coppola e di altri ancora. Ed allora diciamo a tutti: "Calma! Ha sbagliato, capita. Ora stiamo tranquilli, non cominciamo il nostro solito massacro". E' vero che Reina ha le spalle larghe, ma il momento è decisivo e deve essere al 100%, deve avere la fiducia di tutti. Pian piano tutti sono d'accordo con noi, la squadra comincia l'assedio al porta di Perin.
PIPITA, NON ABBIAMO PIU' PAROLE - All'intervallo il gol non è arrivato. Beviamo una birra per dissetare la gola, 45 minuti passati a cantare si fanno sentire. C'è fiducia, ci guardiamo negli occhi e quel sogno tricolore non si è ancora spento. Speriamo non si sia spento nemmeno negli azzurri, speriamo che anche negli occhi di Higuain si vedano ancora il verde, il bianco e il rosso. Le squadre tornano in campo, il Napoli attacca. Vediamo Hysaj accentrarsi, questo ragazzo ci convince sempre di più. Lui, nel frattempo, ha visto Higuain inserirsi. Gli ha dato un pallone d'oro: il Pipita non può sbagli...GOOOL! Neanche il tempo di pensare, è 1-1. "Ci siamo ancora!" urla un amico. La gara continua: i nostri attaccano, tremiamo su qualche contropiede ma Cerci la porta stasera non la vede. La partita comunque la facciamo noi. Hamsik ha dato palla ad Higuain. Ogni volta che prende il pallone si accende la luce nei nostri occhi. Lo stop e meraviglioso, sta puntando verso la porta, che tiro, palo, GOOOOOOOOOOOOOL! Dopo la gioia vorremmo esprimere la nostra estasi per questo genio del calcio, per quest'ennesima magia. Ci giriamo per verso il nostro vicino di sediolino. Non ne troviamo le parole, lo guardiamo, lui ci guarda, ci ha capito e fa: "Inutile che ti sforzi, gli aggettivi li abbiamo finiti tutti".
LE CONSIDERAZIONI DEI VECCHI SAGGI - E' entrato Gabbiadini, poi anche El Kaddouri. La partita è sotto controllo, cantiamo il nostro inno di vittoria. Sull'ennesimo "difendo la città" i due nuovi entrati firmano il terzo gol. "E' finita" urliamo. Siamo felici, quando anche la panchina funziona così bene significa che sei una grande squadra, ci hanno insegnato i vecchi tifosi. "Però era in fuorigioco" ammette un ragazzo, "sì, ma questo non cambia la partita" gli risponde pronto l'amico.
LA PAROLA RITROVATA - Stiamo ancora cantando. Vediamo Higuain concedersi per le interviste. Apriamo l'app di Tuttonapoli e leggiamo subito le sue parole: "Lavoro per questa città. Sono orgoglioso di questa squadra e di questi tifosi, possiamo ancora sognare". Siamo sempre più innamorati di lui. Poi lo vediamo avvinarsi e con lo stesso sogno negli occhi cantare insieme a noi. Abbiamo trovato le parole che prima non ci venivano: "GRAZIE PIPITA!"
"QUANTO VALGONO QUESTI TRE PUNTI!" - Appena rientrati a casa facciamo il punto tutti insieme. Di Milan-Lazio ci interessa poco. Diamo uno sguardo alla classifica. Guardiamo in testa a tutti e ci ricordiamo la lezione di Pino Daniele che l'amico Sarri ci ha fatto prima. Poi guardiamo più sotto: la Roma a -7, la Fiorentina e l'Inter a -12. Ci tornano alla mente le serate al San Paolo in Champions, le vediamo sempre più vicine. E mentre sogniamo, siam felici di vivere questa splendida realtà.
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