L'EVOLUZIONE TATTICA DEL CALCIO: 8. Il 3-4-3 e il fantasista

L'EVOLUZIONE TATTICA DEL CALCIO: 8.  Il 3-4-3 e il fantasista
lunedì 4 agosto 2008, 13:10Rubriche
di Marcello Pelillo
L'ultima puntata della rubrica è dedicata al 3-4-3 con una parentesi sul ruolo del fantasista nel calcio moderno e sulla possibilità del Napoli attuale di adottare questo modulo che piace molto a Reja

 

Per accontentare le richieste dei nostri lettori, grazie ai quali lo Speciale ha avuto grande successo, riproponiamo l'ultimo appuntamento della rubrica dedicata alla storia della tattica, già pubblicato domenica 27 luglio 2008.

 

 

Il Sistema a Zona: il 3-4-3 -  Prevede 3 difensori, 4 centrocampisti, 3 attaccanti

 

Dal 4-4-2 dell’Olanda del ’74 in poi, molti allenatori hanno personalizzato questo modulo apportando dei cambiamenti. Il 3-4-3 è un modulo che prende spunto dal 4-4-2 e dal 3-5-2. Malesani e Zaccheroni sono stati i primi ad adottare questo sistema difensivo. Scegliendo il 3-4-3, si è cercato di individuare pregi e difetti del 4-4-2 e del 3-5-2 e trovare una giusta via di mezzo. Il 4-4-2 è il modulo che permette di coprire meglio il campo ed è il più semplice da mettere in pratica. Assicura un’ottima copertura delle corsie laterali sia in fase difensiva sia in quella offensiva, con possibili sovrapposizioni, ma non rende allo stesso modo per le vie centrali del campo. Lo spazio che si crea tra le linee, può creare difficoltà in difesa se si affronta un trequartista, mentre in attacco ci sono, generalmente, pochi inserimenti dal centro rendendo prevedibile l’azione offensiva. Il 3-5-2 invece, assicura una maggiore copertura nelle zone centrali e consente di essere imprevedibili in attacco se si dispone di un centrocampista abile negli inserimenti (Hamsik). Nello stesso tempo però, tale modulo non prevede sovrapposizioni sulle corsie dove si può andare in difficoltà contro compagini che le adottano.

Il 3-4-3 è la forma offensiva del 3-5-2. Rispetto a quest’ultimo, prevede un elemento in meno a metà campo e uno in più in attacco proiettando maggiormente la squadra all’offesa. Questo perché sono consentite le sovrapposizioni degli esterni di centrocampo sulle punte laterali. Queste ultime però, agiscono molto larghe e i loro rientri a centrocampo sono fondamentali per consentire la copertura delle corsie in fase difensiva. I centrocampisti laterali, a differenza del 3-5-2, non godono dell’aiuto dei mediani in fase difensiva di gioco poiché, essendo in quattro a metà campo, i mediani devono coprire la zona centrale. Rispetto al 4-4-2, il 3-4-3 assicura maggiore copertura al centro grazie ai tre difensori centrali, ma sulle corsie si può andare in inferiorità numerica se i due attaccanti esterni non hanno caratteristiche anche difensive. In attacco si vedono meno sovrapposizioni, ma consente una maggiore imprevedibilità in chiave offensiva se uno degli esterni è un fantasista ed ha le caratteristiche per convergere verso la trequarti di campo(Fiore nell’Udinese di Zaccheroni). Avendo il trequartista, si può passare anche ad un 3-4-1-2, ma nel calcio moderno è sempre più difficile giocare con un fantasista tradizionale. Da quando il Milan di Sacchi ha mostrato al mondo che si può vincere anche con il Calcio Totale, tutti si sono avvicinati a quest’ultimo indipendentemente dai moduli, rendendo il gioco più aggressivo, atletico, esasperato. In questo calcio trova poco spazio il fantasista puro, quel giocatore capace di cambiare il volto della gara con una giocata, ma che spesso non riesce a coniugare il genio alla corsa. Nel Calcio Totale anche i fantasisti devono compiere compiti di copertura proprio come facevano Cruijff nell’Olanda e Donadoni nel Milan “sacchiano”.   

 

Il 3-4-3 è il modulo che ha sempre stuzzicato la fantasia di Reja. Spesso il tecnico friulano ha manifestato le sue preferenze per questo schema difensivo, ma il suo Napoli non ha mai avuto i calciatori adatti per metterlo in pratica. Quest’anno il discorso potrebbe cambiare. I calciatori a disposizione, specie in attacco, hanno le caratteristiche giuste ma tutto dipenderà dal rendimento di alcuni elementi come Russotto o Pià. Il brasiliano non è mai stato così concreto da quando è a Napoli e quanto visto fino ad ora, lascia ben sperare anche in ottica tridente. Russotto è un talento da scoprire, verificare a certi livelli, ma per caratteristiche, potrebbe essere il fantasista moderno necessario per adottare il 3-4-3. Vedremo…   

 

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