La storia dei mister azzurri - 3° puntata.

La storia dei mister azzurri - 3° puntata.
domenica 21 marzo 2010, 23:24Rubriche
di Vincenzo Perrella
Analizziamo i campionati dal 1974-75, anno in cui il Napoli sfiorò lo scudetto, fino all'amara retrocessione del 1997-98 e la fallita promozione dell'anno successivo.

Nell’anno 1974-75, con Luis Vinicio allenatore, in classifica, davanti al Napoli arriva solo la Juventus, in uno storico 2° posto che poteva essere scudetto se il Napoli non avesse perso punti proprio nel finale di stagione. Nel 1975-76 il Napoli ha un peggioramento in classifica (arriva 5°) ma in compenso vince la Coppa Italia. Gli allenatori però alla fine saranno ben 3: Luis Vinicio, Rosario Rivellino e Del Frati. Nella stagione 1976-77 torna Bruno Pesaola sulla panchina napoletana. Arriva 7° in campionato, ma vince la Coppa di Lega Italo-Inlgese. Gli subentra nel finale un altro allenatore: Rosario Rivellino. Ma non è lui il tecnico del Napoli nel 1977-78, bensì un altro napoletano: Gianni Di Marzio. Con lui la formazione partenopea giunge 6° in classifica generale. Nella stagione 1978-79 Gianni Di Marzio viene sostituito alla terza giornata da Luis Vinicio. La squadra arriva 6° in classifica. Il tecnico brasiliano non si ripete nella stagione 1979-80, allorquando viene sostituito da Angelo Benedicto Sormani nelle ultime 3 giornate. La posizione finale è solo l’11°. Ecco dunque essere designato alla panchina azzurra Rino Marchesi. Il 3° posto del 1980-81 è un ottimo biglietto da visita. Nella stagione 1981-82 il Napoli giunge 4°, dando la sensazione di essere ormai avvezzo all’alta classifica. Marchesi però viene rilevato nel campionato 1982-83 da Massimo Giacomini, che poi viene esonerato e sostituito dal duo Bruno Pesaola- Gennaro Rambone. Il 10° posto finale è il massimo che il Napoli riesce a raggiungere. Nel 1983-84 l’allenatore del Napoli è Pietro Santin, che però viene rilevato quando la squadra era in cattive acque in classifica da Rino Marchesi (si tratta di un ritorno). La posizione finale è la 12°. Marchesi rimane allenatore del Napoli anche nella stagione 1984-85 , arrivando col team partenopeo 8° in classifica. I risultati non soddisfano e allora Marchesi viene rilevato, nel 1985-86, da Ottavio Bianchi. Il Napoli arriva 3° in classifica, alle spalle di Juventus (campione d’Italia) e Roma. Così si arriva alla stagione 1986-87: il Napoli diventa per la prima volta Campione d’Italia e vince anche la Coppa Italia. Ottavio Bianchi rischia di ripetersi nella stagione 1987-88, ma il Napoli dilapida 5 punti nelle ultime 5 giornate e si piazza 2° alle spalle del Milan.

Bianchi rimane sulla panchina azzurra anche nel campionato 1988-89, arrivando 2° alle spalle dell’Inter dei record, ma in compenso vince la Coppa Uefa (nella doppia finale contro lo Stoccarda). Albertino Bigon succede ad Ottavio Bianchi nella stagione 1989-90: Il Napoli è di nuovo Campione d’Italia. La stagione
1990-91 viene ricordata soprattutto per vittoria nella Supercoppa Italiana (5-1 contro la Juventus), ma non di certo per un’eccellente posizione in campionato. Il Napoli infatti arriva soltanto 8°. Con l’arrivo di Claudio Ranieri sulla panchina azzurra, nel 1991-92 il Napoli termina al 4° posto finale. Il tecnico romano però peggiora la propria posizione nel 1992-93 e il Napoli termina 11°. Tra l’altro, Ranieri viene esonerato in corso d’opera e sostituito da Ottavio Bianchi. Nel 1993-94 arriva un giovane allenatore rampante: Marcello Lippi. Qurest’ultimo riporta il Napoli in Europa grazie al 6° finale. L’avventura del tecnico viareggino dura però solo una stagione. Nel 1994-95 arriva dall’Ancona Vincenzo Guerini. I risultati non sono però quelli sperati, così viene ingaggiato il tecnico serbo Vujadin Boskov. La squadra inverte la tendenza negativa ed arriva 7°, ad un minuto solo dall’Europa! (Vi arriverà l’Inter che batte il Padova al 94’). Boskov viene riconfermato alla guida azzurra nel 1995-96. Tuttavia il massimo che ottiene è un 12° posto. Arriva allora sulla panchina azzurra, nel 1996-97, Luigi Simoni. La squadra ottiene solo un 13° posto finale, ma in compenso arriva in finale di Coppa Italia, sconfitto dal Vicenza. Simoni viene esonerato e al suo posto subentra Vincenzo Montefusco per condurre fino al termine della stagione la squadra. Quella finale di Coppa Italia persa è forse l’inizio del decadimento azzurro, che si materializza nella stagione 1997-98 col 18° posto finale (con soli 14 punti in classifica) e la relativa retrocessione in Serie B (dopo 33 anni). Si alternano ben 4 allenatori: si comincia con Bortolo Mutti, per poi proseguire con Carlo Mazzone (sole 4 partite), quindi Giovanni Galeone e infine ancora Vincenzo Montefusco. A risollevare le sorti azzurre viene chiamato in panchina Renzo Ulivieri, che tanto ha fatto bene al Bologna. Ma la promozione viene fallita, e anche di parecchio, arrivando il Napoli solamente 9° in classifica. E’ il 1998-99.