Napoli-Pescara, la chiave tattica

Difficile parlare di strategie tattiche per la gara tra il Napoli e gli abruzzesi. La differenza tecnica è tale che alla squadra di Mazzarri basterà tenere la giusta concentrazione per portare a casa la vittoria. Bergodi ha portato l'aria positiva del cambiamento rispetto all'undici guidato da Stroppa. Il 3-5-2 dell'ex tecnico del Modena è più accorto ma il Pescara potrebbe evitare barricate al "San Paolo".  L'undici abruzzese ha poco da perdere e Bergodi non è un difensivista di natura. Tuttavia, sarà il Napoli a condurre il gioco facendo leva sul moto perpetuo di Cavani, i collegamenti tra i reparti di Hamsik, gli inserimenti di Maggio e Zuniga, le giocate di Insigne. Mazzarri dovrebbe preservare Inler da una eventuale squalifica che gli farebbe saltare la sfida del "Meazza". La mediana azzurra sarà più muscolare e non è da escludere l'arretramento del raggio d'azione di Hamsik in caso di pressing insistente da parte degli ospiti, schierati con una folta mediana "a cinque". In fase passiva l'unico elemento in grado di creare problemi agli azzurri è Weiss, orfano dell'altro talento del Pescara Quintero. Il giovane fantasista ha tecnica e colpi interessanti e Bergodi dovrebbe affidargli il delicato ruolo di collante tra la mediana e la prima linea, guidata da Abbruscato. Sulle corsie tanta quantità per gli ospiti. Zuniga dovrebbe vincere il duello con Zanon, mentre Mesto dovrà vedersela con l'ex compagno Modesto.

NAPOLI (3-4-1-2): De Sanctis; Gamberini, Cannavaro, Britos; Mesto, Behrami, Hamsik, Dzemaili, Zuniga; Insigne, Cavani. A disposizione: Rosati, Campagnaro, Grava, Fernandez, Inler, Donadel, Dossena, El Kaddouri, Vargas. All. Mazzarri

PESCARA (3-5-1-1): Perin; Romagnoli, Terlizzi, Bocchetti; Zanon, Bjarnason, Togni, Cascione, Modesto; Weiss; Abbruscato A disposizione: Pelizzoli, Crescenzi, Capuano, Cosic, Brugman, Caprari, Nielsen, Soddimo, Celik, Vukusic. All. Bergodi

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