Promesse da mantenere

Promesse da mantenere
martedì 29 aprile 2008, 09:40Rubriche
di Marcello Mastice
La Riflessione - di Marcello Mastice

Il pareggio della penultima al San Paolo stupisce ben poco, tanto quanto, in fondo, la vittoria corsara di sette giorni prima in casa del Parma, in quel momento già con i nervi a pezzi. Questo perchè la prevedibilità delle ultime partite è quasi scontata, quasi come i saldi di fine stagione. Chiariamoci, a scanso di equivoci (e querele): nulla di deciso a tavolino, niente favori in ottica mercato, assolutamente. Ma piaccia o no, è un dato di fatto che le teste dei calciatori in questo periodo dirottano verso altri orizzonti, altre sponde, altri contatti che presumono altri contratti. C'è chi sorride a fronte di una stagione esaltante, trampolino di lancio verso una carriera da ingaggi milionari e competizioni dalle solenni colonne sonore. Per alcuni il destino riserverà questo futuro lontano da Napoli, prima o poi, nonostante le flebili promesse di fedeltà eterna. Altri invece riflettono a testa bassa sui lati della panchina, delusi da ciò che non è stato, sgonfiati dalle aspettative che si sono trasformate in fallimenti, tra le poche manciate di minuti giocati e le occasioni mancate, nella quasi indifferenza di chi scrive la formazione.

Per questi forse ci saranno addii amari, che trascineranno con sè la voglia di riscatto al servizio di altri colori e magari, un giorno, con la piccola "vendetta" del goal dell'ex. Questo Napoli sta leggendo i titoli di coda del suo primo anno di A dopo il viaggio dantesco nelle serie inferiori, ingiuste punizioni che hanno contribuito a dare l'idea della nuova, inevitabile dimensione. Ora è il momento di crescere, per concretizzare quelli che sono i sogni dei tifosi, ormai già troppo stuzzicati nella genuina fantasia tutta partenopea: De Laurentiis si promette alla piazza come molto più di una speranza, ma, per sua stessa ammissione, come progetto a lungo termine. Un progetto in cui la mancanza delle illimitate risorse dei grandi gruppi industriali dovrà fare spazio ad un nuovo modo di produrre trionfi, in ballo tra costi e ricavi, organizzando nel proprio interno le componenti essenziali per assumere i connotati da grande club. Sulla base, imprescindibile, di quella passione popolare che è in sè la causa ed il motivo del gioco stesso, della scommessa fatta e delle promesse da mantenere. Un progetto in cui i successi non dovranno essere un casuale punto di arrivo, ma un'abitudine.