Girone F, Italia-Nuova Zelanda 1-1
ITALIA (4-4-2): Marchetti; Zambrotta, Cannavaro, Chiellini, Criscito; Pepe (dal 1’ s.t. Camoranesi), De Rossi, Montolivo, Marchisio (dal 16’ s.t. Pazzini); Gilardino (dal 1’ s.t. Di Natale), Iaquinta. All.: Lippi. In panchina: De Santis, Bonucci, Bocchetti, Maggio, Gattuso, Palombo, Quagliarella
NUOVA ZELANDA (3-4-3): Paston; Reid, Nelsen, Smith; Bertos, Elliott, Vicelich (dal 35’ s.t. Christie), Lochhead; Smeltz, Killen (dal 47’ s.t. Barron), Fallon (dal 18’ s.t. Wood). All.: Herbert. In panchina: Moss, Sigmund, Boyens, Brown, McGlinchey, Clapham, Mulligan, Brockie
MARCATORI: Smeltz (Nz) al 7’, Iaquinta (I) al 29’ p.t.
ARBITRO: Batres (Gua).
Quanta sofferenza. Una brutta Italia, che fa due passi indietro anche sul piano del gioco rispetto alla partita con il Paraguay, non va oltre il pareggio con la Nuova Zelanda. La qualificazione per fortuna è ancora in ballo, e ipoteticamente anche il primo posto è raggiungibile. Contro la Slovacchia però servirà un’altra squadra, e magari un pizzico di fortuna.
Al 7’ l’Italia è già sotto: Smeltz porta in vantaggio i suoi sfruttando un rimpallo fortunato in area di rigore. Doccia fredda per gli azzurri, che sembrano subire la fisicità degli all whites. Nervosa e lenta, la squadra di Lippi sembra impelagata in un non gioco a tratti avvilente. La prima scossa la dà Montolivo, il cui tiro al 27’ sbatte sul palo interno e finisce fuori. Un minuto dopo Smith trattiene De Rossi in area, l’arbitro fischia il rigore che Iaquinta realizza spiazzando il portiere. Nella ripresa Lippi inserisce subito Camoranesi e Di Natale per Gilardino e Pepe: ed è proprio del bomber dell’Udinese la prima occasione del secondo tempo, con un tiro da posizione defilata che un attento Paston riesce a deviare. Al quarto d’ora entra anche Pazzini, al posto di uno spento Marchisio. La sostanza non cambia, l’Italia fa tanta fatica a costruire gioco, con i neozelandesi che si difendono in undici nella propria metà campo. Ci prova Zambrotta, ma la sua conclusione a botta sicura è deviata da un difensore. Intanto i kiwi mettono la testa oltre la metà campo, e vanno addirittura vicini al raddoppio: Wood salta Cannavaro in scioltezza, ma per fortuna la sua conclusione finisce di un soffio fuori. Al 43’ un inguardabile Camoranesi prova il tiro da fuori, e Paston deve superarsi per deviare in angolo. E’ il crepuscolo della partita, che si spegne mestamente dopo quattro minuti di recupero.
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