Ancora violenza: un'altra poliziotta ferita all'esterno del San Paolo. Assalto alle forze dell'ordine

E' ancora violenza all'esterno del San Paolo. Dopo quanto accaduto sabato sera prima della partita con il Milan, ieri sera ancora un contatto tra facinorosi e forze dell'ordine.
I FATTI - E' tutto accaduto - proprio come sabato - venti minuti prima dell'inizio del match con la Roma. Quando, per la precisione, i tifosi della Roma stavano per arrivare al San Paolo. Alcuni violenti, coi volti coperti da sciarpe, passamontagna e cappelli, hanno assaltato le forze dell'ordine per sfondare il cordone di sicurezza attraverso il quale sarebbero passati i sostenitori giallorossi. Momenti di panico, a farci le spese è stata una agente della Polizia Municipale che è stata ricoverata all'Ospedale San Paolo, per fortuna senza conseguenze gravi. Ma che va a fare il paio con i cinque poliziotti feriti sabato sera: sono loro, le forze dell'ordine, ad essere nel mirino di questi scalmanati che non appartengono a nessuna sigla organizzata dei gruppi ultras napoletani. Per la Questura sono "cani sciolti".
PETARDI - Quando finalmente l'assalto viene respinto, i romanisti possono entrare allo stadio. E lo fanno con tutto il loro stile: facendo esplodere una decina di petardi almeno. E qualcuno ci sta già provando in queste ore: ma chi era allo stadio - procura federale compresa - ha visto tutto: sono stati loro, i tifosi giallorossi, a lanciare i cosiddetti "bomboni". Dalla curva A parte qualche fumogeno, che si ferma sulla rete di recinzione del settore ospite. Poi per fortuna più niente: i sostenitori ospiti escono dal San Paolo intorno a mezzanotte, scortati dalla Polizia, senza nessuna conseguenza.
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