Emergenza a sinistra: perché NON prendere uno svincolato è la scelta più sensata

Emergenza a sinistra: perché NON prendere uno svincolato è la scelta più sensataTuttoNapoli.net
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lunedì 27 novembre 2023, 16:45Zoom
di Pierpaolo Matrone
Nel prossimo ciclo di partite il Napoli si ritroverà senza i suoi due laterali: fino al match con la Roma, il 23 dicembre, o anche fino a quello col Monza.

La prima emergenza che Walter Mazzarri sarà costretto a fronteggiare è quella a sinistra. Prima del suo arrivo, contro l'Empoli, Mario Rui è andato k.o. e resterà fuori per un altro mesetto. Poi, nel debutto contro l'Atalanta l'allenatore di San Vincenzo ha perso anche l'altro terzino mancino della rosa, Mathias Olivera, che ne avrà anche per più tempo, almeno fino alla metà di gennaio. Nel prossimo ciclo di partite, dunque, il Napoli si ritroverà senza i suoi due laterali: fino al match con la Roma, il 23 dicembre, o anche fino a quello col Monza sei giorni più tardi.

Perché non ha senso prendere uno svincolato
In queste ore si è chiacchierato molto circa la possibilità di ricorrere al mercato degli svincolati per tappare il buco a sinistra, ma il Napoli pare aver deciso in via definitiva di non tesserare nessun giocatore e rimanere così com'è, andando a riempire la falla con il materiale a disposizione. Una scelta molto sensata, visto che un calciatore attualmente fermo non risolverebbe il problema nell'immediato, in quanto avrebbe bisogno comunque di tempo per ritrovare la condizione fisica ed entrare nei meccanismi (difensivi e offensivi) della formazione azzurra. E di tempo il Napoli non ne ha, considerando i tanti impegni in pochi giorni. Inoltre, anche se lo avesse, dopo il "periodo di prova" dell'eventuale nuovo esterno difensivo rientrerebbe Mario Rui, pronto a riprendersi il suo posto.

Meglio le soluzioni interne
Se è vero che la doppia defezioni è di quelle importanti, lo è altrettanto il fatto che il Napoli può sopperire alle assenze di Mario Rui e Olivera con diversi calciatori. C'è la soluzione Juan Jesus, quella utilizzata con l'Atalanta dopo l'infortunio dell'uruguaiano con discreti risultati: un mancino naturale, d'esperienza, che in passato ha ricoperto questo ruolo e che già conosce i movimenti dei terzini partenopei. C'è Natan, un ex terzino (e braccetto di sinistra), anch'egli mancino. E poi c'è Zanoli, la scelta più offensiva delle tre, opzione spendibile magari in quelle partite con le medio-piccole che tenderanno a chiudersi contro gli azzurri. Soluzioni d'emergenza, ovviamente, che però di gran lunga si fanno preferire a un eventuale svincolato catapultato dal nulla in una nuova realtà in un periodo a dir poco complicato.