Caro Aurelio, sono Ringhio: letterina di Natale a Babbo ADL

24.12.2019 19:13 di Arturo Minervini Twitter:    vedi letture
Caro Aurelio, sono Ringhio: letterina di Natale a Babbo ADL
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

(di Arturo Minervini) - Notte di Natale in arrivo. Notte di regali, di abbracci, di famiglie che si ritrovano. Quelle di sangue e, perché no, quelle allargate come una squadra di calcio. Non è stato un anno semplice per il Napoli, con il tempo che ha incrinato rapporti che sembravano invece stabili. La notte del 5 novembre, poi, ha ingigantito problematiche che necessitavano di essere affrontate con maggiore raziocinio e meno istintività. Il passato però ha un’unica legge: non può essere cambiato, a meno che tu non sia il protagonista di Interstellar.

L’occasione. Quando il pallone conteso da Elmas ed Obiang ha iniziato il suo cammino oltre la linea di porta del Sassuolo, qualcosa è cambiato. Non ha cancellato per magia tutti i contrasti, ma ha dato a questa squadra una nuova occasione di ritrovarsi. Una possibilità di appigliarsi ad uno spuntone dopo una caduta libera. Ruzzolando giù da una montagna che sembrava fatta di molte certezze e sgretolatesi proprio come ghiaia sotto a passi meno stabili. Ora, però, c’è qualcosa da ripartire. Un obiettivo, quasi disperato, da inseguire a testa bassa e senza fare troppi calcoli. 

Prima del campo, il mercato. E da quello Gattuso si aspetta ulteriore sostegno alla sua pazza idea di rincorrere un piazzamento Champions. Virtualmente, nel summit del week end con De Laurentiis e Giuntoli, il patron ha scritto la sua letterina di Natale per un regalo che sarà comunque posticipato: Rino vuole un regista. Lo ha detto apertamente, lo ha desiderato ancor di più analizzando le inevitabili difficoltà di Fabiàn a ricoprire un ruolo che ad oggi è totalmente fuori dalle sue corde.

Le regole del mercato non permetteranno di scartare questo regalo già stanotte, ma il tempo è il primo nemico del Napoli. Sprecare tempo vorrebbe dire complicare una situazione già complicata, ma dall’altro lato il club si tuffa sul mercato nella condizione peggiore: col margine di errore ridottissimo e con tutto il mondo che sa che hai disperatamente bisogno di un certo tipo di giocatore. Situazione che ti mette, inevitabilmente, in una posizione di svantaggio rispetto agli eventuali interlocutori, che il tuo obiettivo sia Lucas Torreira, Slovan Lobotka o chiunque altro. 

Al netto di queste considerazione, però, bisognerà agire decisi e non inseguire chimere come è accaduto, ad esempio, nel gennaio del 2018 con l’affare Verdi. Questo Napoli non può permettersi di arrivare alla fine della sessione invernale per risolvere quella che è una vera e propria emergenza. Che sia, dunque, un De Laurentiis moderno, un Babbo Natale che si affidi a spedizionieri ultra-operativi: questa consegna non può tardare. Rino attende, speranzoso.