Tre domande a... Antonino Asta: "Scesi in B per il Napoli, lo rifarei sempre. De Laurentiis è una linea guida per il calcio"

Tre domande a... Antonino Asta: "Scesi in B per il Napoli, lo rifarei sempre. De Laurentiis è una linea guida per il calcio"TuttoNapoli.net
© foto di Jacopo Duranti/TuttoLegaPro.com
venerdì 25 ottobre 2013, 14:30Esclusive
di Vincenzo Balzano

Ci sono giocatori che sono stati solo di passaggio a Napoli, ma che alla maglia azzurra hanno dato tantissimo: uno di questi è Antonino Asta. Ferlaino lo prelevò dal Torino nel gennaio del 2000, il Napoli di Novellino era in lotta per conquistare la serie A: il suo acquisto, alla fine del campionato, risultò determinante. A fine stagione tornò in granata, ma l'esperienza azzurra è rimasta impressa nella sua mente: "Napoli è un ricordo indelebile per me. Ero in serie A, con il Torino: quando arrivò la chiamata di Ferlaino, non ci pensai nemmeno un secondo. Accettai immediatamente di scendere in B, vestire la maglia azzurra è un'emozione che tutti i calciatori dovrebbero provare almeno una volta nella loro carriera. Fu una cavalcata trionfale, alla fine riuscimmo a vincere il campionato e a tornare in serie A"

Napoli e Torino, le squadre della tua carriera. Domani una di fronte all'altra: pronostico scontato?

"Niente affatto. Direi un'ovvietà, parlando di valori tecnici: il Napoli è più forte e non si discute. Il nostro campionato però, ci insegna che nessuna partita ha un esito scontato: le motivazioni sono alla base di tutto, e per una squadra come il Torino, giocare nella platea magica del San Paolo, può diventare addirittura un vantaggio. Gli azzurri dovranno giocare come se di fronte avessero il Borussia Dortmund e il Marsiglia:  solo così i valori tecnici verranno fuori"

Ventura e Benitez, due allenatori che attuano un gioco molto propositiva. Che partita vedremo?

"Entrambi hanno un'idea di imposizione del loro gioco, non si lasciano condizionare dall'avversario. Se le squadre confermeranno questa mentalità, vedremo una partita bellissima e aperta ad ogni risultato. E' questa l'idea che le squadre italiane devono iniziare ad esportare anche in Europa: il Napoli sta facendo da apripista sotto quest'aspetto"

In dieci anni, Aurelio De Laurentiis ha creato dal nulla una squadra che è ormai ai vertici del calcio italiano, e ora inizia a sgomitare anche in Champions. Cosa serve ancora per alzare un trofeo?

"Un pò di pazienza. De Laurentiis ha dettato una linea guida che tutto il calcio, non solo quello italiano, dovrebbe seguire. Investimenti oculati, programmazione sul lungo termine che porta in azzurro grandi giocatori anche poco conosciuti: penso a Callejon e Mertens, giusto per fare gli esempi di quest'anno. Il calcio sta cambiando, è iniziata una piccola rivoluzione: le idee migliori e un budget ragionato possono portare alla vittoria. E il Napoli è sulla strada giusta"