Caso Juve-Napoli, se il calcio vuole chiudere la partita oggi ha una sola scelta

Caso Juve-Napoli, se il calcio vuole chiudere la partita oggi ha una sola sceltaTuttoNapoli.net
© foto di Alessandro Garofalo/Image Sport
martedì 22 dicembre 2020, 08:35In primo piano
di Arturo Minervini
Oggi il Napoli gioca per la dignità. Quella violata dalle motivazioni aberranti utilizzate dal giudice Sandulli in secondo grado

Giornata importante. Per il campionato, per la salvaguardia della verità e della giustizia. Il Napoli scende in campo oggi alle 14.30, non in pantaloncini, ma in abiti eleganti, dinanzi al Collegio di Garanzia del Coni. È l'ultimo grado di Giustizia Ordinaria a cui presentare le proprie richieste, dopo la sentenza che ha decretato la sconfitta a tavolino per Juve-Napoli e assegnato 1 punto di penalizzazione in classifica.

Oggi il Napoli gioca per la dignità. Quella violata dalle motivazioni aberranti utilizzate dal giudice Sandulli in secondo grado: “Da parte della società azzurra una scelta volontaria, se non addirittura preordinata" a non disputare quella gara, col dispositivo che faceva riferimento ad un comportamento messo in atto per crearsi un alibi finalizzato a non giocare quel match. Al Napoli era stato imputato di non aver rispettato valori alla base dello sport: lealtà, la probità e il sano agonismo.

De Laurentiis non molla ed attacca, probabilmente in prima persona. Nel primo pomeriggio si gioca una gara delicata, che può valere ben oltre i 4 punti (potenziali) messi in discussione. Va riaffermato un principio di legati, tutelata una verità che in quei giorni era apparsa fattuale a tutti i massimi esponenti dello Sport e del Governo, poi colti dalle consuete amnesie quando c'era da tutelare il piatto ricco del pallone. “Il Napoli non si arrenderà mai” aveva rilanciato il legale del club Grassani, aprendo così ad una serie di ricorsi che non necessariamente si esaurirà al Coni. Se il calcio vuole chiudere la partita oggi ha una sola scelta: accogliere le istanze del Napoli