E Ancelotti divenne incredibilmente un Pirla…

15.10.2019 16:57 di  Arturo Minervini  Twitter:    vedi letture
E Ancelotti divenne incredibilmente un Pirla…
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© foto di Insidefoto/Image Sport

(di Arturo Minervini) - Siamo fatti così. Siamo proprio fatti così. Strutturalmente, geneticamente, ontologicamente. E dalla tua natura non ci scappi mai, anche dinanzi a qualcosa che è forse più grande di te. Anche mentre affermi con fermezza un falso storico. Italia. Paese di Santi, poeti, navigatori e di allenatori di calcio. È un fenomeno endemico nel nostro territorio ed è, probabilmente, la parte più affascinante del fenomeno calcistico in Italia. Sì perché in Italia tutti hanno qualcosa da dire su tutto e tutto saprebbero fare una cosa meglio di chi la sta facendo. 

Che si tratta di medicina, politica, informazione o, appunto, l’allenatore di calcio. C’è però un limite che impone rispetto, una soglia da non varcare per non sfociare nell’assurdo e nel grottesco. Da quando è arrivato sulla panchina del Napoli Carlo Ancelotti ha dovuto fare i conti con chi lo ha trattato come fosse l’ultimo dei fessi, un tecnico ormai sul viale del tramonto (come se le idee di un tecnico, il modo di gestire un gruppo subissero un calo nel tempo). Onestamente inaccettabile.

Dopo 9 partite un clima surreale. Con il Napoli in vetta al suo girone di Champions League (avendo battuto la squadra che detiene il trofeo) ed un distacco in campionato che nasce da un’autorete a tempo scaduto ed una gara maledetta contro il Cagliari, si è già giunti al tempo dei processi, delle inquisizioni, delle intercettazioni telefoniche che sono grande classico (solo quando c’è qualche risultato che non va). Il solito campionario che racconta presunzioni, abbozza malumori, ipotizza separazioni che ad oggi sono pensieri così lontani da tutte le parti in causa. Dopo 9 gare giocate sarebbe più onesto concentrarsi sugli aspetti tecnici, su quello che deve essere corretto, sul rendimento deludente di eterni Peter Pan chiamati ora ad assumersi responsabilità maggiori.

Puntare il dito sull’allenatore è sicuramente la strada più facile da percorrere, ma non sempre quella più utile per superare un momento difficile. Al 15 ottobre, dopo quello di San Gennaro, Napoli è riuscita a compiere l’ennesimo miracolo: trasformare Ancelotti in un Pirla. Ma vi pare normale?