Fallimento epocale, ADL che gode ad arrivare 2°, il campionato ridicolo e la caz**ta degli zero titoli: inizia la sagra della bugia

17.04.2018 18:09 di Arturo Minervini Twitter:    vedi letture
Fallimento epocale, ADL che gode ad arrivare 2°, il campionato ridicolo e la caz**ta degli zero titoli:  inizia la sagra della bugia
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

(di Arturo Minervini) - Vincere o non vincere, questo è il problema. Ci pare di vederlo Aurelio De Laurentiis con un pallone in mano, tramortito dai dubbi amletici di memoria shakespeariana. Sì, abbiamo sentito anche questo nell’ultimo periodo, la diabolica teoria per cui il patron del Napoli avrebbe più interesse ad arrivare secondo che a vincere uno scudetto. Esperti (presunti) di macroeconomia hanno supportato la teoria con tesi bizzarre, accusando De Laurentiis di interessato solo all’aumento dei propio profitti dimenticando un dettaglio: lo scudetto porterebbe una valanga di denaro tra sponsorizzazioni, premi ed aumento del valore del brand Napoli. Già questo basterebbe a mettere a tacere il teorema di un patron votato solo al denaro. Da imprenditore, De Laurentiis vorrebbe vincere, eccome, ma non può fare il passo più lungo della gamba. Se non riusciamo tutti a comprendere questo, ci troveremo ad affrontare sempre una discussione senza sbocchi, aspettando un Godot che, ovviamente, non arriverà mai.

Il fallimento epocale. Nelle notti di orrore dei talk show del lunedì sera, qualcuno è arrivato ad affermare l’epico fallimento in caso di non scudetto, come fosse qualcosa di dovuto. Con una Juve che fattura il doppio e che in Champions incontra le stesse difficoltà del Napoli in campionato. Con la differenza che, in Europa su due gare questa differenza può essere anche camuffata, ma in un percorso lungo ed a tappe si fa molta più fatica. Le risorse economiche, che si traducono in risorse tecniche, alla fine non possono non incidere. Se la Juve in panchina schiera Douglas Costa, Higuain e Bernardeschi, ed in campo Mandzukic, Dybala e Cuadrado non è perché siano più bravi. È perché semplicemente sono più ricchi e con i ricchi non puoi giocartela con le loro stesse armi. Devi provare, inventare, fallire, ripartire. Quello che il Napoli sta provando a fare da anni, aggiungendo sempre un qualcosina in più.

La storiella del campionato ridicolo. Qualcuno ha affermato nei giorni scorsi che il Napoli stia facendo tanti punti perché, a suo dire, il nostro campionato è mediocre. Dovrebbe però spiegarci perché squadre che hanno investito valanghe di milioni nello stesso campionato siano a 17 punti dal Napoli o chi, come l’Inter che aveva una sola competizione da affrontare, addirittura a 18. Dovrebbero spiegarci come quel campionato mediocre possa vedere una Roma che elimini il Barcellona ed una Juve che va a vincere a Madrid. Bisogna decidersi: il livello è basso o non è basso? Se è basso solo quando si vede valutare la stagione del Napoli, allora siamo dinanzi a malafede.

La caz**ta degli zero titoli. Il Napoli mai nella storia aveva fatto così bene in campionato, in altri anni sarebbe in fuga scudetto. Questo non può prescindere dalle analisi che vengono fatte, riducendo tutto semplicisticamente ai trofei vinti. L’unicità dell’anno ha portato, in maniera sbagliata o meno e su questo ognuno può avere la propria idea, a puntare su un solo obiettivi. Il Napoli ha fatto all-in, cercando l’impresa che sarebbe stata epica, per la distanza che esiste con la Juventus su troppi aspetti (fatturato/rosa/peso politico/sudditanza psicologica). Chi non lo vuole capire, non merita nemmeno troppa attenzione. Chi, invece, vuole intavolare una seria discussione su come aggiungere quei tasselli che sono mancati in questa annata, sarà sempre il benvenuto.