CdS - Spalletti solo a +1 su Gattuso, ma impossibile paragonarli: qual è l'enorme differenza

“Chi dice che l’unica misura che conta è quella della classifica, cristallizza il calcio in una fotografia senza prospettiva. Perché la classifica parla per il presente, ma il destino di un club riguarda anche il suo futuro". Scrive così Alessandro Barbano, condirettore del Corriere dello Sport, nel fondo pubblicato sull'edizione odierna del quotidiano e in cui si sofferma sull'enorme differenza tra le esperienze di Luciano Spalletti e Rino Gattuso in azzurro:
"Gattuso ha lasciato un Napoli fuori dalla Champions, arroccato in trincea per tattica e per spirito, depresso e deprezzato, dove la maggior parte degli acquisti sembravano errori di mercato. Una squadra da cui in troppi si era tentati di scappare. Spalletti traghetta un gruppo che per lunghi tratti ha espresso il più bel gioco del campionato. E diciamo gruppo perché è nozione più ampia di squadra, in quanto il tecnico toscano ha dato protagonismo ad almeno venti atleti, valorizzando elementi come Elmas, Zanoli e Ounas, rilanciando giocatori che sembravano irrecuperabili, come Lobotka e Juan Jesus, reimpostando uomini costantemente in cerca di un ruolo definito, come Fabian e Zielinski, gestendo con il minor danno possibile il divorzio con il personaggio più rappresentativo e più importante, Lorenzo Insigne, che quest’anno ha fin qui segnato nove gol, comunque dieci in meno dell’intera scorsa stagione”.
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