Iezzo a TN: "Meret sia il titolare! Insigne? L'italiano più forte in Serie A. 4° posto difficile, vi dico perché il Napoli può eliminare il Barça"

Iezzo a TN: "Meret sia il titolare! Insigne? L'italiano più forte in Serie A. 4° posto difficile, vi dico perché il Napoli può eliminare il Barça"TuttoNapoli.net
© foto di Federico De Luca
domenica 7 giugno 2020, 20:30Zoom
di Carmine Ubertone

(Di Carmine Ubertone) Essere profeta in patria non è mai facile, ma con i suoi guantoni Gennaro Iezzo è stato sicuramente tra i principali artefici della risalita del Napoli dalla Serie C alla Serie A. L'ex portiere azzurro, è intervenuto ai microfoni di Tuttonapoli soffermando la sua attenzione su vari temi tra cui  la ripresa della Serie A, il dualismo tra Meret e Ospina e i tanti elogi a Lorenzo Insigne.

Ritorna la Serie A, che ne pensi? La ripresa del campionato è giusta da un lato per evitare di rincorrere in tante cause nei tribunali per decretare chi vince e chi retrocede, ma dall’altro, con tutti i problemi che ha creato questo Coronavirus, ci sono cose più importanti a cui pensare. Noi facciamo parte di questo mondo dove c’è un indotto importante anche a livello lavorativo per tante persone, come sta ripartendo il Paese è giusto riparta anche il calcio.

Speranze per il 4° posto? Le altre dovrebbero rallentare e il Napoli dovrebbe fare un filotto di vittorie per sperare nel 4° posto, sono molto pratico e dico che non è facile.

Come si riprende da questo periodo di inattività? Non si può mai essere al 100%. Per ogni singola squadra fare una preparazione tutti assieme è un conto, farla a casa da solo è un’altra storia. Ci troveremo di fronte un finale di stagione non esaltante come gli scorsi anni.

Il Napoli può sognare la Coppa Italia? Ci sono tutti i presupposti per portare a casa un trofeo. Il Napoli, in virtù di sapere di non avere tante chance per il quarto posto, potrebbe dedicarsi anima e corpo alla Coppa Italia e poi alla Champions. Il Napoli, nelle partite secche, ha dimostrato di essere una squadra pericolosissima. Gli azzurri hanno tutte le carte in regola per portare a casa la Coppa.

Qual'è il più bel ricordo dell’esperienza a Napoli? Io ricordo con piacere due episodi: il primo nell’attraversare il sottopassaggio del San Paolo che ti dà un’emozione unica e poi la vittoria del campionato in B, a Genova, quando tornammo in Serie A.

C’è qualche rammarico che porti con te? Sono stati sei anni, l’unico rammarico che porto è quello dei vari infortuni legati anche alla mia età che mi hanno impedito di continuare, magari da titolare. Negli ultimi due anni a Napoli ho giocato pochissimo per i tanti problemi fisici.

Tu napoletano come Insigne, il capitano può essere l’uomo simbolo del Napoli? Penso di sì. Lorenzo, tecnicamente, è il calciatore italiano più forte che oggi abbiamo. Ha l’età giusta per diventare un simbolo. Deve limare qualcosa a livello caratteriale, il consiglio che gli possa dare è allenarsi e pedalare perché da napoletano e da capitano del Napoli non è mai stato facile per nessuno. Dal napoletano, i tifosi, si aspettano sempre la perfezione e questo non esiste. Lorenzo deve capire che ci sono momenti in cui ci si esalta e altri in cui non ci si riesce ad esprimere al meglio, ma fa parte del calcio. Deve stare tranquillo e sereno, perché nella squadra azzurra è quello che ha più carattere. I tifosi devono capire che Insigne è quello che si assume più responsabilità, riesce ad osare con la giocata perché ha personalità e questa è una dote importante. 

Dualismo Meret-Ospina, cosa ne pensi? Non fa bene a nessuno, soprattutto a Meret che è un giovane. Lui è stato messo fuori senza motivo. Ogni qualvolta è stato impiegato ha giocato sempre bene, le statistiche dicevano di un Meret che sapeva giocare anche coi piedi. Il ragazzo, in Champions, ha fatto cose straordinarie. Non dimentichiamo che ha solo 23 anni, ha davanti ancora 3-4 anni di maturazione. E’ un peccato bloccargli questa crescita, non condivido quanto fa la società che non s’impunta sul fatto che Meret sia un patrimonio del Napoli, che sta facendo grandi cose. Ospina è un ottimo portiere, ma deve fare da chioccia per Meret che, assieme a Donnarumma, sarà il futuro della scuola dei portieri italiani non solo nel nostro paese, ma anche in Europa. 

Se ti dovessi travestire da ds del Napoli dove interverresti? Farei qualcosa a centrocampo e in attacco. Per la difesa un altro centrale lo prenderei. Questi sono i 3 ruoli con cui il Napoli potrebbe avere la svolta. Se la società vuole vincere nell’immediato si deve puntare su innesti d’esperienza, che hanno portato a casa trofei. Se si vuole puntare sui giovani bisogna mettere in conto che vincere subito è difficile

Milik va ceduto o bisogna tenerlo? Milik è un attaccante giovane che ha sempre fatto bene. Gli manca un po di cattiveria sotto porta, un po’ di malizia. Il polacco deve restare a Napoli, uno come lui non deve andare via, ma bisogna affiancarlo con qualche altro attaccante.

Speranze per la gara col Barcellona? Il Napoli può far male a tutte. Quando è galvanizzato e concentrato, il Napoli ha messo paura a tante squadre in Europa. In queste partite secche gli azzurri possono fare qualcosa di indescrivibile. In questo momento si sono azzerati i pronostici precedenti, si può trovare una squadra che, in meno tempo, sta meglio fisicamente di un’altra. Il Napoli non ha nulla da perdere, sono convinto che a Barcellona abbiano un po’ di paura perchè conoscono quanto può essere pericoloso, se in giornata, il Napoli.

Cavani-Inter, ti farebbe strano? Si, ma con Cavani in Italia, il campionato avrebbe più valore. Vederlo con quella maglia mi dispiacerebbe, ma sono convinto che con Lukaku formerebbe una coppia fantastica, l’attacco più forte della Serie A. 

IL SALUTO FINALE. - "Colgo l’occasione per salutare tutti i tifosi del Napoli, spero che questo Coronavirus sia passato definitivamente per poter tornare allo stadio e tifare per il Napoli. Speriamo di vedere gli azzurri vincenti in questa ultima parte di campionato, magari vincendo qualcosa che nessuno si aspetta".