Individualità che spiccano nel collettivo: i segreti della super vittoria di San Siro

Individualità che spiccano nel collettivo: i segreti della super vittoria di San SiroTuttoNapoli.net
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lunedì 19 settembre 2022, 08:34In primo piano
di Redazione Tutto Napoli.net
fonte di Antonio Gaito per TMW
Il Napoli sbanca San Siro per il terzo anno di seguito e si conferma in testa alla classifica

Il Napoli sbanca San Siro per il terzo anno di seguito e si conferma in testa alla classifica. Nella giornata che vede cadere rovinosamente Inter, Juventus e Roma, la squadra di Luciano Spalletti con un po' di buona sorte, un'ottima fase difensiva e concretezza sotto porta, batte il Milan che non perdeva in Serie A addirittura da gennaio, ovvero da ben 22 gare (il ko episodico con lo Spezia). Ha da recriminare il Milan, in pressione per gran parte del match e protagonista di una delle sue migliori prove, ma questo probabilmente darà ulteriore slancio e consapevolezza ai partenopei, capaci nell'ultimo periodo di uscire da ogni tipo di avversità e mettere in vetrina alcune straordinarie individualità - nell'ambito di una prova di grande collettivo - oltre ad un'intensità a tutti gli effetti da Premier League.

Kvaratskhelia, con lui tutto è possibile
Anche in una gara sofferta, in cui la sua squadra quasi non esce dalla metà campo in alcune fasi del primo tempo, costringe al giallo Kjaer e poi Calabria, entrambi sostituiti da Pioli all'intervallo. La difesa rossonera, rivoluzionata per metà, non è la stessa nella ripresa e proprio su Dest il georgiano si procura il rigore che cambia la gara. Ed i grandi giocatori probabilmente sono proprio quelli che riescono comunque a determinare anche quando non hanno l'assistenza della squadra.

Meret, Kim, Rrahmani, il muro azzurro
Il Milan è sfortunato con la traversa di Kalulu, ma per il resto sbatte ad inizio gara prima su Meret, che si conferma in crescita da ogni punto di vista grazie a fiducia e continuità, poi sul solito Rrahmani, ormai una certezza, e soprattutto su Kim, autore di una prova straordinaria, respingendo una miriade di palloni alti in area e opponendosi col corpo ad un paio di conclusioni tra cui ad una in pieno recupero. Solidità e concentrazione per 97 minuti: un qualcosa di tutt'altro che scontato al momento della partenza di Koulibaly.

Il veleno del Cholito
Entra e segna, quasi come se fosse un'abitudine. L'idea è più che altro di sfruttare il suo furore per tornare ad alzare la pressione, rallentare la costruzione del Milan, recuperare qualche pallone e far respirare la squadra. Fa tutto questo sin dal suo ingresso, ma ci aggiunge anche un pallone lavorato nello stretto per Mario Rui, dettandogli il cross per andare ad uno stacco straordinario anticipando Tomori e indirizzandola con forza e precisione lì dove Maignan non può esaltarsi. E guai a chiamarlo ancora attaccante di scorta.