Insigne e la parola che non deve essere pronunciata

Niente rinnovo. Meglio non parlarne, meglio lasciare ad altri la questione. Lorenzo Insigne si mostra determinato alla vigilia dello Spartak, ritorna sul boccono amarissimo di Napoli-Verona: "Siamo ancora arrabbiati, dovevamo farcela ma continuando così quest'anno possiamo fare grandi cose" dice il capitano con fierezza.
Vuole divertirsi Lorenzo, tenere la testa libera da mille questione e provare a dare il massimo sul terreno di gioco. Vive in realtà una tensione sempre viva, sul tema che è diventato un tormentone quotidiano: il rinnovo.
"Ne parlano il mio agente e De Laurentiis" dice il capitano, provando l'ennesimo dribbling sull'argomento che è necessariamente attuale. Sul piano mediatico la gestione del tutto sta procedendo in maniera serena, quasi inaspetatta.
Le vittorie aiutano a tenere il discorso a bada, anche i tifosi sembrano aver accettato l'idea di dover attendere ancora qualche mese per conoscere il futuro del capitano. La partita è apertissima, ognuno prova a giocare al meglio le proprie carte. Perdere Insigne per il Napoli sarebbe un brutto colpo, perdere il Napoli per Insigne vorrebbe dire perdere l'occasione di rappresentare una delle ultime bandiere del calcio moderno. Per ora meglio non parlarne: priorità al campo.
Serie A Enilive 2024-2025
![]() |
VS | ![]() |
Parma | Napoli |
Editore: TC&C SRL - Testata giornalistica
aut. Tribunale Napoli n. 4 del 12/02/2020
Iscritto al Registro Operatori
di Comunicazione al n. 18246
Direttore editoriale: Antonio Gaito
Direttore responsabile: Francesco Molaro
