La prova del 9 senza il '4'

Novanta minuti contro l'Inter. Altrettanti quattro giorni dopo nella finale con la Juventus. E altri settantadue nell'ultima partita con l'Hellas Verona. Basterebbero questi numeri per giungere ad una conclusione scontata se poi si va a vedere anche il suo apporto in campo: Diego Demme è l'imprescindibile di Rino Gattuso, l'uomo di cui l'allenatore calabrese non può mai fare a meno. L'uomo dell'equilibrio, come è stato soprannominato già qualche tempo fa in un'intervista dal tecnico azzurro, da quand'è sbarcato in Italia lo scorso gennaio ha saltato una sola partita, contro il Torino nell'ultima giornata della Serie A pre-coronavirus. Per il resto è partito sempre dal primo minuto. E la sensazione è che ci sia anche la sua firma nei successi degli ultimi tempi ottenuti in casa partenopea.
LA PROVA DEL 9 - Da quando è ripartito il calcio, il Napoli ha collezionato solo belle notizie. Prima il trionfo in Coppa Italia, poi la convincente vittoria di Verona, contro l'Hellas rivelazione della stagione e già in gran forma. In una partita del genere, contro una squadra che fa della pressione un mantra e corre a tutto campo senza lasciare respiro, è emersa ancor di più l'importanza di Demme per questo Napoli. E' per questo che la partita di domani sarà una sfida nella sfida anche per il centrocampo azzurro. Contro la SPAL il mediano italo-tedesco, divenuto padre per la prima volta nella notte, non ci sarà. Rino ha le alternative per rimpiazzarlo, una su tutti l'altro acquisto di gennaio Stanislav Lobotka, ma senza dubbio risentirà dell'assenza dell'ex Lipsia. Per Gattuso e la sua squadra, dunque, sarà una prova del 9: può il Napoli fare a meno di Demme?
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