Le paure dei turchi: “Mamma Benitez!”. Gli ottomani tremano per un’altra Lepanto

Le paure dei turchi: “Mamma Benitez!”. Gli ottomani tremano per un’altra Lepanto
giovedì 19 febbraio 2015, 09:00In primo piano
di Dario De Martino

“Mamma li turchi”. E’ la frase più gettonata ogni qual volta si affronta una squadra dell’ex impero ottomano. Storicamente gli ex ottomani sono sempre stati una minaccia al cuore dell’Europa, in particolare all’Italia ed al meridione, con la loro flotta ed i loro assalti pirateschi (il terribile Pirata Barbarossa seminò il panico nel golfo partenopeo a metà cinquecento ed il suo assalto portò alla costruzione del Castello di Baia).
Ma sta volta ad aver paura non son certo i napoletani. A temere sono loro. Sono stati due i giornalisti turchi che hanno fatto domande a Rafa Benitez nella conferenza stampa di ieri. Entrambe hanno citato una certa partita: Liverpool-Besiktas. Risultato finale 8-0, ancor oggi la vittoria più larga in una partita di Champions (come ha ricordato con soddisfazione il tecnico spagnolo). Il Napoli di Rafa non è arrivato ancora ai livelli di quei reds, ma di certo gioca un calcio spettacolare, che intimidisce mezz’Europa.
I Turchi, insomma,vedono Benitez e tremano. E la dimostrazione, l’ennesima, che avere un allenatore di tale prestigio, è di una grandissima importanza in quanto a comunicazione, marketing, importanza della società, ma anche per il timore che crea agli avversari.
E poi i Turchi hanno un altro brutto ricordo. Stavolta con la città di Napoli. Ma non parliamo di calcio.
Il ricordo è storico. Dobbiamo fare un salto a 600 anni fa, quando  Napoli era un vicereame spagnolo e la Lega Santa (formata principalmente da Stato Pontificio e Spagna e perciò il Regno di Napoli) combatteva contro i Turchi ottomani. Lo scontro decisivo fu una battaglia navale che si svolse a Lepanto. Le truppe cattoliche partirono proprio dalla città partenopea, e tantissime furono le galee napoletane protagoniste della vittoria. Quando la flotta tornò nel golfo (sbarcò a Napoli tra gli altri Miguel de Cervantes, autore del Don Chisciotte) in onore di quel successo venne edificata la Chiesa di Santa Maria della Vittoria che affaccia su quella che fu appunto nominata, Piazza Vittoria. Nella speranza di poterci ritrovare a festeggiare lì, domani sera.