Napoli-Liverpool 4-1, le pagelle: lezione di calcio! Kvaradona e Anguissa danno spettacolo, Zielu è stellare

dal Maradona, Antonio Gaito
Meret 7 - Fu già protagonista in un successo a Fuorigrotta sul Liverpool, imponendosi con grandi parate al grande calcio. Poi ne sono successe di cose, tra infortuni ed anche qualche errore, ma contro i reds si riprende definitivamente la scena e la fiducia dell'ambiente. Sicuro con i piedi e nelle prese basse, presente in uscita e decisivo anche nella ripresa evitando il 4-2. Un'iniezione di fiducia fondamentale per la stagione azzurra e la sua carriera.
Di Lorenzo 7 - Macchia un po' la sua grande prova con quel pallone che si allunga e che porta al gol al Liverpool, ma è un pilastro di una linea difensiva che si muove benissimo sulle tantissime sventagliate degli inglesi che sfruttano ogni centimetro in ampiezza.
Rrahmani 7,5 - Un paio di salvataggi col corpo danno la misura dell'applicazione della sua partita. Quasi impossibile da superare, fa anche ripartire l'azione con qualità e gestisce la prima costruzione come un veterano in questa competizione.
Kim 7,5 - Ecco spiegato il soprannome 'mostro'. Incredibile la concentrazione e lo strapotere fisico con cui sposta gli avversari quando entra nello spalla a spalla. Ma è anche un ragionatore, gestisce bene palla sul pressing ed è sempre ben posizionato in chiusura.
Olivera 7 - Schierato a sorpresa, dimostra nella vetrina più importante tutte le sue qualità. Insuperabile fisicamente, si esalta nella lotta quando è pressato in mezzo a più avversari. Spinge come un treno e fa partire tantissime transizioni, come quella che porta al primo gol (dal 74' Mario Rui sv)
Anguissa 8 - Semplicemente mostruoso. Al solito repertorio fatti di recuperi palla e altissima intensità, ci aggiunge giocate d'altissimo livello che mandano in delirio il Maradona, ma soprattutto il gol dopo un'azione strepitosa. A tratti sembra di un altro livello, il punto è che siamo già al livello più alto possibile.
Lobotka 8 - Un computer. Attira la pressione del Liverpool, la più organizzata e furiosa d'Europa come sottolineato ieri anche da Spalletti, e la elude andando poi subito a sfruttare lo spazio che s'è aperto alle spalle del centrocampo inglese.
Zielinski 8,5 - Mamma mia, Piotr. Contro la squadra che sfiorò proprio prima del passaggio al Napoli sfodera forse la prova migliore in maglia azzurra. Freddo dal dischetto sbloccando la gara, poi trova la doppietta con un tocco sotto morbidissimo dopo la respinta, ma incanta perché si sdoppia nelle due fasi ed è sempre pronto a chiudere il buco in non possesso ed il primo ad accompagnare buttandosi dentro (dal 74' Elmas sv)
Politano 7 - Riesce ad avere finalmente un ottimo impatto anche dal primo minuto. Gestisce bene diversi palloni anche spalle alla porta e lancia alla perfezione Osimhen e Kvaratskhelia sul filo del fuorigioco. Suo l'assist che sblocca l'azione del 4-0 (dal 57' Lozano 6 - C'è spazio in ripartenza, spesso si mette in proprio ma non riesce ad incidere e per il resto corre a vuoto sul giropalla a partita finita)
Osimhen 7 - Sbaglia il rigore, forse poteva far meglio anche pronti-via a porta vuota premiando i compagni al centro, ma è da premiare per l'ansia che mette a tutta la retroguardia su ogni lancio dalle retrovie, punendo la linea alta dei reds (dal 41' Simeone 7,5 - Entra, realizzando il suo sogno di disputare almeno un minuto in Champions, ma alla prima palla giocabile trova anche il primo gol che lo porta a commuoversi sotto la Curva A. Allunga anche il pallone che porta al 4-0 e diventa protagonista di una serata che ricorderà per sempre)
Kvaratskhelia 8 - Chi era preoccupato per l'inesperienza in Champions sbagliava: per lui non cambia nulla. Supera avversari come birilli, esattamente come il campionato, e propizia quasi tutte le azioni più pericolose. Imbarazzante per forza e arroganza calcistica nell'azione del terzo gol che Simeone deve solo spingere in rete. Ha tutto: qualità nello stretto, allungo, forza fisica e ci aggiunge anche i ripiegamenti difensivi e Spalletti appena perde un minumi lucidità lo sostituisce (dal 57' Zerbin 6 - Entra con personalità, aiutato dal risultato, anche se in un paio di circostanze si mette in proprio con tanti compagni da servire. Segno però di quella giusta personalità e voglia di esserci a questi livelli)
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