Se De Laurentiis avesse ascoltato i tifosi del Napoli

Si sta elogiando il caso Gattuso con le polemiche dei tifosi del Tottenham alla notizia dell'imminente arrivo di Gattuso. Tanti i messaggi social di sostenitori contrari all'arrivo del tecnico per motivi calcistici ed extra che conosciamo bene. In più, si ricorda il caso Superlega, con la vibrante protesta da parte dei tifosi dei club inglesi che per quel motivo decisero poi di rinunciare alla competizione.
In Inghilterra si respira un altro calcio, i tifosi sono più presenti, vengono ascoltati, sono parte integrante della vita di una società. Ma non sempre ascoltarli è un bene. Il Napoli, ad esempio, tante volte ha dovuto fare i conti con le proteste dei tifosi per qualche annuncio di mercato. De Laurentiis, nel corso degli anni, è riuscito a isolarsi dal contesto, commettendo qualche errore ma anche indovinando alcune intuizioni che lasciavano perplessi.
All'arrivo di Sarri, ad esempio, molti tifosi criticarono il patron azzurro per il curriculum del tecnico toscano. Le critiche proseguirono anche con i primi pareggi quando il malumore della piazza aumentò. De Laurentiis, invece, fu convinto sin dall'inizio della propria scelta, così come di altre. Anche Mertens fu criticato al suo arrivo, così come Callejon, ritenuto uno "scarto" del Real Madrid. E' giusto che i tifosi si facciano sentire e vengano ascoltati, ma ad ognuno il proprio compito: è sempre la società a prendere posizioni, spesso anche forti, per il solo bene del club.
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