TN – L’estate di Callejon: dai dubbi di giugno alla conquista di Ancelotti. E sul rinnovo…

20.08.2018 17:52 di  Mirko Calemme  Twitter:    vedi letture
TN – L’estate di Callejon: dai dubbi di giugno alla conquista di Ancelotti. E sul rinnovo…
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

(di Mirko Calemme) - Josè Maria Callejon non ha vissuto di certo l’estate più semplice della sua carriera. Gli era accaduto già nel 2015, quando con l’arrivo di Sarri sembrava destinato a lasciare Napoli e, dopo qualche giorno di lavoro insieme a Dimaro, i due si innamorarono calcisticamente a vicenda: Calleti restò un intoccabile come lo fu nell’era Benitez.

Quest’anno, con Ancelotti, il suo nome sembrava essere in cima alla lista dei sacrificabili. Come vi raccontammo a giugno (clicca qui) lo spagnolo durante le vacanze non ebbe segnali chiari sulla sua permaenza, nonostante per lui la priorità fosse continuare a vestire la maglia azzurra. Il Milan, in realtà, era il club pronto a sborsare i 23 milioni della sua clausola rescissoria, ma il caos che ha regnato nel club rossonero tra UEFA e cambi di proprietà ha bloccato la trattativa e la nuova dirigenza ha poi spinto per nuovi obiettivi.

Nel frattempo, José ha iniziato alavorare con 'Carletto' e, giorno dopo giorno, lo ha conquistato. Il segnale più chiaro della sua voglia d’azzurro arrivò durante l’amichevole col Carpi: Josè aveva la febbre, doveva restare in albergo ma chiese di essere portato comunque al Briamasco (clicca qui). In panchina scalpitava e propose di essere schierato in campo nella ripresa: affermava di star bene e il mister lo accontentò.

Fu decisivo come gli accade spesso (un gol, sempre sul classico asse con Insigne, e un assist) e, da quel giorno, i rumors di mercato che lo coinvolgevano (ci stava provando qualche club spagnolo) divennero sempre più flebili, fino a sparire. È vero, ha 31 anni e 20 milioni avrebbero fatto comodo, ma il Napoli ha compreso che, a quelle cifre, un mostro come lui non lo avrebbe mai ritrovato sul mercato. Parliamo di un calciatore che in cinque stagioni di Serie A ha saltato appena due gare, entrambe per squalifica. Roba da alieni, considerando il lavoro immane che svolge sulla fascia.

Ancelotti, che già lo vide scappar via dopo il suo approdo al Real Madrid, se l’è tenuto stretto e lo ha schierato titolare contro la Lazio. Ancora una volta, la connessione con Insigne è risultata devastante (lo è dall’ormai lontano 2013) e decisiva per il gol dell’1-1, ancora una volta il suo sacrificio in fase di non possesso è stato encomiabile. Callejon ha iniziato alla grande.

Il problema, magari, è che spesso è arrivato a fine stagione senza fiato, senza quasi energie. Quest’anno, finalmente, il mercato ha portato un sostituto di tutto rispetto come Verdi, che gli consentirà di riposare in qualche match e tenere cariche le batterie fino a maggio. Legatissimo alla città e alla maglia, voleva restare in azzurro: desiderio esaudito, ed ora chissà che la società non lo gratifichi con un meritato aumento di stipendio, visto che il suo contratto è in scadenza nel 2020.

Per ora, secondo quanto raccolto da Tuttonapoli, non è arrivata alcuna proposta all’entourage dello spagnolo, ma che è probabile che il discorso si intavolerà nei prossimi mesi. D’altronde, anche un altro intoccabile spagnolo come Albiol ha recentemente rinnovato per scongiurare una cessione che sarebbe stata devastante per il reparto arretrato.

José ha dimostrato ancora sul campo che il suo lavoro, a volte sottovalutato, è fondamentale per l’equilibrio e la pericolosità del Napoli, a prescindere da chi siede sulla panchina azzurra. Da Benitez ad Ancelotti, passando per Sarri, in cinque anni non è cambiato nulla: sulla destra corre Calleti. Provateci voi, a fermarlo.