ADL lancia l'allarme: "Paura infortuni, si gioca troppo! Ma si pensa alle elezioni..."
Aurelio De Laurentiis ha parlato in diretta a Radio Crc per gli auguri di Natale. Ecco le parole del presidente del Napoli: "Chi gestisce il calcio da un punto di vista istituzionale non ha ancora capito che sono troppo legati alla propria poltrona e a considerare come essere rieletti senza considerazione, invece, una cosa importante: non si deve distruggere un gioco giocando troppo, è come quando fai una cena e sbagli il menù e metti troppe cose e rischi di mandare a casa gente che la notte ha gli incubi. E ora qui ci sono gli incubi degli infortuni perché si gioca troppo e non si tiene in considerazione il rispetto per i giocatori. Bisognerebbe cambiare il rapporto di lavoro. I giocatori dovrebbero essere liberi professionisti per non sottoporsi a stress vincolanti. Loro ormai sono delle aziende. Bisogna regolamentare anche il potere degli agenti. Il calcio vive grazie ai tifosi e non bisogna dimenticarlo. In America l'NBA si sono fermati per sei mesi, hanno mandato a quel paese tutti e hanno ricominciato alla grande. Il calcio inglese, invece, non è poi così gaudente da un punto di vista economico come potrebbe sembrare, quindi nel nostro sistema qualcosa non funziona".
Si gioca troppo quindi?
"Ma ormai è un pensiero inflazionato questo. Noi abbiamo un sistema medievale dove abbiamo grandi signorotti che comandano il calcio e pensano che a un certo punto possono essere rieletti solo con cose che fanno sorridere. Il problema è che qui tutti vogliono aggiungere, nessuno vuole levare, e allora i nostri calciatori, pagati da noi, vengono dati alle nazionali con una leggerezza incredibile. Dovrebbe essere il club a decidere se il giocatore può non può andare in nazionale. Sembra che a questi signori delle istituzioni non interessi per niente la protezione del tifoso per cui il campionato nazionale ha un vero valore essendo la panacea di tutti i mali della settimana. Bisognerebbe sedersi e riappropriarsi di ciò che a un certo punto è stato stabilito a suo tempo da Veltroni e Platini. Le nostre sono società di capitali che non possono sottostare come dieci anni fa a un sistema di gestione pubblica. Questa è un'altra cosa che dovremmo far capire a chi ci governa. C'è un problema di fondo: se vai nel mondo della politica, sono tutti tifosi. Poi il governo non fa nulla per dire se il calcio non funziona troviamo delle soluzioni adatte, magari aboliamo la Melandri, diamo la libertà assoluta di impresa pura per poter governare il mondo come voglio, non puoi impormi regole che mi limitano. Il governo invece da 30 anni non fa altro che mettere ostacoli affinché il calcio italiano possa essere forte e sorridente e vincente in tutta l'Europa".
Serie A Enilive 2025-2026
![]() |
VS | ![]() |
| Cremonese | Napoli |
Editore: TC&C SRL - Testata giornalistica
aut. Tribunale Napoli n. 4 del 12/02/2020
Iscritto al Registro Operatori
di Comunicazione al n. 18246
Direttore editoriale: Antonio Gaito
Direttore responsabile: Francesco Molaro




