AUDIO - De Paola punge Spalletti: "Dominato a centrocampo dalla viola, doveva essere più reattivo"

Paolo De Paola, ex direttore di Tuttosport e Corriere dello Sport, ospite dell’editoriale di TMW Radio. Di seguito un estratto del suo intervento e il podcast completo:
L’Inter è tornata davvero a essere la favorita per lo scudetto?
“Per carità, con il Verona ha messo in campo una prova incisiva, ma è stata rilanciata dalla Juventus. Vedremo se è stata una ripresina o una ripresa vera. La corsa allo scudetto però sembra una gara a chi sbaglia di più".
Var ancora protagonista:
“Io lo farei intervenire sempre e su tutto, ma non deve essere un’imposizione. Ci deve essere un dialogo continuo tra i vari arbitri. E credo che chi sta davanti a un monitor non può giudicare l’intensità del contatto in campo, al contrario dell’arbitro in campo, che non deve essere un burattino”.
Cosa dovrebbero fare gli arbitri?
“Devono fare pace e stabilire alcune regole, per esempio sui falli di mano: se sta attaccato al corpo, così come non è rigore, non può essere un criterio per annullare un gol per una deviazione. Se ci fosse stato il Var, Rocchi non avrebbe avuto la carriera che ha avuto, perché è stato protagonista di certe cappellate incredibili. Come persona invece è stato capace di ammettere alcuni errori”.
Il Napoli cade di nuovo in casa contro la Fiorentina:
“Mi ha sorpreso, mi sembrava la squadra più quadrata e quotata. Il centrocampo del Napoli contro la Fiorentina è stato sempre in inferiorità numerica. I due lì in mezzo hanno fatto fatica, non si può lasciare solo Lobotka. E poi Koulibaly non è più lo stesso, sarà per l’impegno in Coppa d’Africa. Spalletti doveva essere più reattivo nel capire la situazione dei suoi giocatori. Italiano? Sta facendo bene ma è facile fare questo calcio in determinate piazze, penso anche a Dionisi, che sono i due allenatori sorpresa del campionato”.
La Roma ha rimontato in extremis…
“Ha rubacchiato un pochino. Non ci sarebbe stato nulla da dire se avesse vinto la Salernitana, ha sciupato tutto come sempre. C’erano due rigori, uno per squadra, anche se il più netto rimane quello per la Salernitana. Come si fa a non darlo? Nel commento della gara e nelle immagini l’episodio non è stato mai riproposto, questo mi sorprende. L’arbitro è stato condizionato, c’è una politica di palazzo che mi sembra voglia far pagare alla Salernitana il suo passato con Lotito”.
Con la tripletta al Genoa Immobile ha risposto alle critiche…
“Per me è un ottimo attaccante anche se non è fuoriclasse. Le critiche devono esserci. Segna tanto ma non è decisivo, lascia sempre l’amaro in bocca. È stato l’attaccante delle due eliminazioni mondiali, nel racconto che facciamo va detto. Le Nazionali praticano un gioco diverso dalla Lazio? Non è vero, non è questo il punto. Immobile ha bisogno di una certa comodità di ambiente: ha fallito al Dortmund e al Torino per esempio. Non si deve neanche lamentare delle critiche che arrivano, con i piedi fa storcere un po’ la bocca”.
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