Bucchioni su Chiesa: “Una scommessa, ma se sta bene spacca le partite. E con Conte…”

Bucchioni su Chiesa: “Una scommessa, ma se sta bene spacca le partite. E con Conte…”TuttoNapoli.net
© foto di Federico De Luca
Ieri alle 22:30Le Interviste
di Antonio Noto

Nel corso di ‘Radio Goal’, il giornalista Enzo Bucchioni ha parlato di Federico Chiesa ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli: “Come vedrei l’acquisto di Chiesa al Napoli? Mentalmente è pronto, già da ragazzo quando era alla Fiorentina è sempre stato uno che vuole alzare l’asticella. Bisogna capire come sta fisicamente, perché la sensazione che le difficoltà di questi ultimi anni non siano mentalità, di scarso inserimento o perché ha perso le sue qualità, sono problemi fisici. Perché dopo un infortunio di quel tipo se non giochi con continuità, è difficile, come fai a recuperare la condizione. Chiesa è fatto di scatti, di strappi, di una condizione atletica debordante, la differenza la faceva lì, la sua capacità di prendere palla e di partire per 20 metri e non lo prendeva più nessuno. Bisogna capire come sta dal punto di vista fisico, se il Napoli dovesse fare un passo del genere, dovrà accertare tutto questo. Di una cosa sono sicuro, se dovesse venire al Napoli, Chiesa in mano a Conte può fare un ulteriore step di carriera. Se sta bene è uno di quei giocatori che ti scappano le partite. Anche nell’ultima mezz’ora nelle gare difficili, partite chiuse, ti entra uno con quelle caratteristiche e qualcosa ti combina.  Vediamo, alle volte bisogna fare anche dei tentativi. Basta guardare cosa ha fatto la Fiorentina con Kean, all’inizio ironizzavano tutti, aveva fatto zero assist nella stagione precedente. Alle volte bisogna fare delle scommesse, scommettere su Chiesa non è sbagliato.

Meglio a destra o a sinistra? Può fare tutto, in alcune occasioni l’ho visto fare anche l’esterno basso all’inizio della carriera. Torniamo al discorso ‘se sta bene’. Molto spesso è diventato devastante partendo a sinistra e rientrando sul destro, ma ha fatto tutte e due le fasce. Se riesce ad avere di nuovo quello scatto dirompente, quegli ultimi 20 metri dove non lo ferma nessuno, destra o sinistra ha poca importanza. Io lo preferivo a sinistra, proprio per questa sua capacità di buttare la palla un metro avanti, saltare l’avversario e di prenderla e ripartire. Poi ha anche il tiro radente, vedete quanti gol ha fatto in questo modo. Diventa una scommessa per tutte le variabili evidenti raccontate”.