Chiariello esalta Mario Rui: “Le sue pennellate squarciano il tenebrismo”

Chiariello esalta Mario Rui: “Le sue pennellate squarciano il tenebrismo”
lunedì 10 ottobre 2022, 20:00Le Interviste
di Francesco Carbone
A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio, Umberto Chiariello è intervenuto con il suo editoriale

A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio, Umberto Chiariello è intervenuto con il suo editoriale: "35 gol fatti in 12 partite, 9 di campionato e 3 di Champions, manca un gol per una media perfetta di 3 reti a partita. Il Napoli ha affrontato avversari di rilievo ed ha preso 9 gol, con una media 0,75% di altissimo profilo. Non bastano questi numeri per far capire la supremazia. Il Napoli è la squadra che è al primo posto per tutti i dati statistici, tranne il possesso palla che è della Fiorentina. 35 gol segnati con 12 giocatori diversi, ieri si sono iscritti anche Lozano e Oliveira alla lista. Dall’altra parte della medaglia c’è un signore di 31 anni arrivato alla maturità, Mario Rui, lo ‘spagnoletto’, lo stesso soprannome dell’artista Ribera leader del tenebrismo, che si sta segnalando non solo per fare il protettore dei compagni più giovani, ma per le pennellate che squarciano il tenebrismo.

Quando vinci partite sporche come quella di Cremona, se dalla panchina si alzano uomini d’oro e Spalletti fa tutti i cambi esattamente come vanno fatti, cercando di attaccare con un 4-4-2, ma quando ha capito che Anguissa e Lobotka erano in affanno, è tornato al 4-3-3 e il Cholito ha punito ancora una volta. Alla fine, il Napoli ha dilagato perché ha qualità, stracciando tutto e tutti. Non eccediamo in entusiasmo, i 23 punti del Napoli sono ottimi, ma hanno solo due partite molto pesanti: la vittoria a Milano e quella a Roma con la Lazio, il Milan ha già vinto contro l’Udinese, Inter, Juventus e non ha affrontato soltanto le romane. Il Napoli è chiamato a molti scontri diversi, sappiamo che il Milan è l’avversaria vera, ma è pur vero che possiamo cominciare a fare la conta di chi è fuori dalla lotta scudetto: Inter e Juventus, la peggiore degli ultimi 20 anni. Da mercoledì, con l’Ajax, partirà un turnover più copioso perché bisogna saper dividere le forze, Anguissa, Lobotka e Kim giocano troppo. C’è bisogno di maggiore rotazione, come ha ammesso anche Spalletti".