De Paola punge Sarri: "Prima dava la colpa al 'palazzo' e ora che è alla Lazio il potere ce l'ha il Napoli?"

A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio, è intervenuto Paolo De Paola, ex direttore di Tuttosport: "Quello della Juventus è un atteggiamento provinciale. Un allenatore che è pagato sette milioni all’anno, una stagione fallimentare alle spalle e fa tali dichiarazioni ti dà la dimensione di una mentalità che soffre. Allegri sta impostando una squadra che non gioca, con le sue insicurezze, mandando via tutti i giovani, che futuro avrà? L’allenatore cerca solo giocatori affidabili da non dover lavorare tanto. La Juventus va vista dall’anno scorso ad oggi ed i suoi miglioramenti sono insignificanti. L’ultimo arrivato pare che debba abbracciarsi sempre la croce, Vlahovic, Chiesa, Di Maria e ora Paredes, questo perché non esiste un gioco corale. Penso che lui non si sia aggiornato, per De Zerbi o Italiano un gioco del genere non esiste.
Esonero Mihajlović? Ho letto che De Zerbi ha rifiutato la panchina per suo rispetto e che l’avrebbe accettata solo in caso di sue dimissioni volontarie. Chapeau. È di uno spessore umano incredibile. Non si licenzia così un allenatore che ti ha dato l’anima, tenendo compatta la squadra in momenti personali difficilissimi: è fuori da ogni contesto.
Parole di Sarri? Da allenatore della Lazio dice che il potere ce l’ha il Napoli, quando con il Napoli ha dato la colpa al “palazzo” Juventus. In realtà Spalletti l’ha battuto su tutto, è stato bravissimo nello studio della partita. Ti devi solo alzare e onorare l’avversario. Spalletti ha solo il difetto di fare ruotare un po’ troppo, ma l’intento è quello di far integrare tutti man mano".
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