Il mental coach Corapi a TN: “Gattuso ha toccato le corde giuste, la storia di Petagna sia da esempio”

Il mental coach Sandro Corapi, autore del libro “Nella testa del campione” e che vanta collaborazioni con tantissimi campioni della Serie A, analizza il momento della squadra di Rino Gattuso, con un pensiero anche all'addio della leggenda Maradona.
- Appena tre settimane fa dopo la sconfitta col Milan, Gattuso criticava i suoi giocatori, poi da quel momento solo vittorie e pareggi: è riuscito a toccare le corde giuste? Può bastare una frase o una dichiarazione per sbloccare una squadra? Ricordo le dichiarazioni di Gattuso nel post partita e sono state molto dure nei confronti dei suoi giocatori, probabilmente anche rischiando di creare una sorta di assuefazione a quel determinato tono severo e il conseguente azzeramento dei suoi effetti. Ma conosciamo la schiettezza e la genuinità del tecnico, che è verace e sanguigno e quindi di sicuro avrà fatto un discorso ai suoi giocatori che ha toccato le corde giuste. Quando credono nel loro allenatore come uomo e come professionista, i calciatori tendono ad assorbire ciò che dice il mister e di conseguenza questo suscita in loro una reazione emotiva che fa la differenza sulla prestazione.
- Vincere è difficile, ma confermarsi lo è ancora di più. Cosa dovrà fare ora Gattuso per tenere alta la concentrazione dei suoi? Il compito di ogni allenatore, oltre agli aspetti tattici e tecnici, è quello di tenere alto il livello di concentrazione dei suoi e questo passa attraverso gli input motivazionali che lo stesso allenatore è in grado di trasmettere al singolo giocatore e poi all’intera squadra. Lavorare sugli aspetti motivazionali individuali fa la differenza nel mantenere alto poi il livello motivazionale della squadra.
- Ieri Petagna ha dedicato il gol ai genitori, che lo hanno aiutato nei momenti difficili quando addirittura pensava di ritirarsi. Quanto può contare nella carriera di un calciatore l’ambiente familiare? E quale deve essere il ruolo dei genitori? La figura del genitore nei confronti del calciatore è fondamentale e purtroppo spesso tanti genitori sbagliano perché si sostituiscono all’allenatore, al preparatore atletico, al direttore sportivo, ecc… Questo genera nei giovani calciatori un enorme disagio. Ecco perché i genitori devono pensare solo a supportare il figlio e lasciar fare ai professionisti il loro lavoro, mantenendo il ruolo del genitore: la famiglia deve essere il luogo nel quale il calciatore si sente coccolato e protetto, sia nei momenti positivi che negativi.
- Infine un pensiero su Maradona: è possibile che la scomparsa di un tale simbolo per il Napoli e la città, possa dare maggiore carica e ulteriori motivazioni alla squadra? Su Maradona sono stati utilizzati tutti gli aggettivi possibili e immaginabili e in tutte le lingue del mondo. Io dico semplicemente che chi ha avuto la fortuna di averlo vissuto, o direttamente o indirettamente guardando le sue gesta, si può ritenere fortunato. I magnifici tifosi napoletani con il loro enorme cuore ed il trasporto emotivo sono tra questi e saranno in grado di tenere vivo questo simbolo in tutto il mondo, potendosi definire il popolo che ha adottato il più grande campione di tutti i tempi nel mondo del calcio. Di sicuro sarà un forte stimolo per la squadra per poter onorare Diego in questo campionato.
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