L'ex azzurro Dossena: "Napoli è la Liverpool italiana, vivono in maniera passionale..."

L'ex azzurro Dossena: "Napoli è la Liverpool italiana, vivono in maniera passionale..."TuttoNapoli.net
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sabato 27 giugno 2020, 00:03Le Interviste
di Redazione Tutto Napoli.net
L'ex difensore ed oggi allenatore Andrea Dossena, un trascorso nel Liverpool tra il 2008 e il 2010.

L'ex difensore ed oggi allenatore Andrea Dossena, un trascorso nel Liverpool tra il 2008 e il 2010, è intervenuto ai microfoni di TMW Radio, nel corso della trasmissione Stadio Aperto, per commentare il ritorno alla vittoria in premier League dei Reds: "Ai miei tempi eravamo una bella squadra e non a caso ci siamo giocati il titolo all'ultima giornata contro il Manchester United di Ronaldo. Finalmente ora il Liverpool può gioire per un traguardo atteso da trent'anni: incredibile che sia passato così tanto ma il momento è arrivato. Hanno dovuto fare le cose in grande, ammazzando questa Premier bruciando record con numeri strabilianti. Dispiace non vedere il popolo rosso che invade la città a causa del Covid ma è comunque una grande soddisfazione, hanno aperto un ciclo e la Premier se la meritavano alla grandissima".

Vista l'emozione di Klopp? "Sì, si merita tutto. Umanamente si vede che ha un grande rapporto con città e giocatori, vive in modo passionale ed è la gratificazione di una carriera che da calciatore non l'ha visto arrivare a grandi successi, ma poi riuscire a costruirsi un percorso tra Mainz e Borussia Dortmund. Adesso per forza di cose ha un posto nell'Olimpo degli dei del Liverpool".

Come viene vissuto il calcio nella Liverpool sponda rossa? "Dico sempre che Napoli è la Liverpool italiana e viceversa. Vivono in maniera passionale, ed è un po' all'opposto che da noi: la zona ricca è al sud, la zona più povera al nord. La rivalità storica è con Londra, e oltre all'Everton che è sfida stra-cittadina, la partita clou è quella contro il Manchester United. Io mi sono ritrovato catapultato da una realtà tranquilla come Udine a fare una tournée in Asia dove c'era gente che aveva tatuato il palmares del club su tutto il corpo. Ho capito che qualcosa era cambiato... In America e Sud est asiatico la Premier è seguitissima, e il Liverpool è uno dei club più amati di tutto il mondo: giustamente ora è tornato dove deve stare".