Sabatini punge Insigne: “Troppo cinematografico, è lui che ha scelto il Toronto”

Il giornalista Sandro Sabatini è intervenuto ai microfoni di Tele Vomero nel corso della trasmissione Goal Show e ha parlato dell’ultima partita al Maradona giocata da Insigne e del suo addio: “Non facciamo passare Insigne per un martire, per una vittima o per un prigioniero di De Laurentiis. Insigne è andato a firmare un contratto di 4 anni da 11 milioni all’anno e la firma l’ha messa lui, non è che De Laurentiis gli teneva la mano come i ragazzini.
Va detto che il giocatore che ha preso Giuntoli al posto di Insigne (Kvaratskhelia, ndr), è un gran bel prospetto di giocatore. Insigne non è stato amato dai napoletani come Totti alla Roma perché Insigne è un ottimo calciatore, ma non ha mai dato la sensazione di essere un fuoriclasse. I numeri sono dalla sua parte, ma i fuoriclasse sono altri. L'addio di Insigne è stato bello e commovente da una parte, ma c'erano cose che non mi tornavano. Mi è sembrato tutto troppo cinematografico”.
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