Sconcerti su Maradona: "Simbolo di liberazione, ha portato felicità sbattendo Napoli in faccia all'Italia"

Mario Sconcerti, in occasione del 60° compleanno di Diego Armando Maradona, ha scritto un editoriale dedicato al Pibe de Oro. Eccone un passaggio: "È impossibile giudicare Maradona solo come calciatore. Si può fare per Di Stefano, Pelè, non per lui. Maradona è stato un simbolo di liberazione, uno che attraverso il calcio guidava la gente a riscattarsi, che dentro di sé non tollerava regole ma le portava agli altri. Era un sole dell’avvenire prosaico ma reale. Ha portato felicità concreta sbattendo Napoli in faccia all’Italia, ne ha descritto la grandezza moderna, l’ha scossa dalla sua distrazione e rimessa al centro del mondo. Maradona non è un eroe positivo né ha mai voluto esserlo.
Credo si sia sempre sentito un martire della sua diversità, il mondo era cattivo perché la rifiutava, perché lui era eccessivo, melodrammatico, esagerato da sopportare. Viveva in mezzo a una corte di amici che lo aiutava a farsi re, una corte fraterna e golosa, fra concubine e cocaina. Poi alle prime luci dell’alba le prostitute di strada lo vedevano arrivare malinconico, meditando sui suoi errori. Gli si mettevano intorno e lo ascoltavano, dicono si commuovesse.
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