Sky, Borghi su Milan-Napoli: "Primo scontro diretto tra la favorita e forse la sua antagonista"

Sky, Borghi su Milan-Napoli: "Primo scontro diretto tra la favorita e forse la sua antagonista"TuttoNapoli.net
Oggi alle 21:00Le Interviste
di Antonio Noto

Il giornalista di Sky Sport, Stefano Borghi, ha parlato ai microfoni dell'emittente satellitare della sfida di domenica sera tra Milan e Napoli: "In questo momento sembra il primo scontro diretto tra la favorita per la riconquista dello scudetto e forse la sua prima antagonista. La favorita è il Napoli nella misura in cui il Napoli riparte con uno scudetto vinto strameritatamente nel segno della continuità perché è rimasto Conte, forse il più grande colpo di mercato di tutta l’estate italiana. Poi obiettivamente la rosa è stata irrobustita dalla presenza di tante alternative che possono e devono arrivare al livello dei titolari, questo attraverso il lavoro e il tempo. Il Milan ha fatto molto bene fin qui, ha accelerato anche il suo percorso di ricostruzione perché pensavo che potessero esserci delle difficoltà più lunghe nel trovare un assetto. Però ha dimostrato ancora una volta di saper mettere la mano come pochi. Adesso però per il Milan c’è questo uno-due fulminante, Napoli e Juve, che diventa il primo passaggio provante della stagione ma forse anche il primo momento di sfar fruttare la sola partita a settimana, perché poi per le altre c’è la Champions. E la Champions chiama, soprattutto per il Napoli, che ha perso la prima partita anche se in maniera ingiudicabile per l’inferiorità numerica. Mentre per il Milan c’è la possibilità di prepararle di più queste partite.

Dipende più il Milan da Modric o il Napoli da De Bruyne? Il Milan dipende da Modric nella misura in cui in gruppo che aveva bisogno anche di leadership l’arrivo di un astro del genere, fa sì che tutto il sistema ruoti intorno a lui. Modric è il regista del Milan è anche l’equilibratore della squadra e la figura più carismatica nello spogliatoio. De Bruyne nel Napoli è arrivato per essere un elevatore a potenza tecnico. Fin qui si è visto abbastanza poco, credo che sarà molto utile nel prosieguo della stagione. Le necessità del Napoli sono diverse, la principale è quella di riuscire a superare le due grandi insidie nuove della stagione. Perché per la prima volta di Conte a Napoli c’è un tour de forse, 6 partite in 22 giorni con tre big match. E per la prima volta nell’era Conte si assiste ad una squadra, che proprio perché deve fare esperienza in questo nuovo contesto, ogni tanto ha dei cali all’interno della partita. Questa è una cosa che Conte non ammette, l’abbiamo visto proprio per questo molto nervoso nel finale dopo le partite contro Fiorentina e Pisa. E’ un Napoli che fin qua ha dimostrato che ci sono cose da sistemare, ma tutte le partite di campionato le ha piegate a sé, questo mi fa essere convinto che resta la squadra da battere”.