VIDEO - L'editoriale di Chiariello: "ASL decide e la gara andava rinviata! Spezzati i contagi del Genoa"

Juventus-Napoli non si è disputata, il giornalista Umberto Chiariello ha commentato la vicenda ai microfoni di Canale 21, nell'editoriale di 'Campania Sport': "Tutti noi siamo stati infastiditi e colpiti dalle famose 'catene di Sant'Antonio'. Se tutti ignorano il messaggio ricevuto la catena si spezza, la ratio del comportamento di De Laurentiis è esattamente questa, ha voluto spezzare la 'catena di Sant'Antonio' del Covid. La vicenda Genoa è un punto di non ritorno, i rossoblù vengono a giocare al San Paolo con due calciatori colpiti dal Covid, oggi il Genoa ha 23 positivi, col Napoli hanno giocato 9 contagiati. Il Napoli, che ha un suo comportamento molto attento alle vicende Covid, ha fatto 3 tamponi in una settimana. Al secondo tampone esce positivo Zielinski, al terzo Elmas. La catena della positività fa si che il Napoli non è affatto certo che gli altri suoi calciatori siano negativi. Il rischio di contagio è fino a cinque giorni, il conteggio riparte ad ogni infettato e quindi da venerdì quando il tampone di Elmas è risultato positivo. Per Frera la vicenda Genoa smaschera completamente la teoria dei tamponi. Il Napoli poteva essere l'untore della Juvetus e di se stesso, se fosse partito per Torino si sarebbe ricreato quello accaduto col Genoa. Non accetto chi dice che De Laurentiis ha avuto paura di giocare senza Insigne, Zielinski ed Elmas; il motivo di non partire per Torino è stato quello di spezzare la 'catena di Sant'Antonio' del virus.
Al di là delle chiacchiere sui rapporti di De Laurentiis col Governatore della Campania De Luca, restiamo sui fatti. I fatti dicono che un'Asl, competente per territorio e avente diritto di vigilare sulla salute dei cittadini, stabilisce che Zielinski e tutti i componenti del Napoli, individuati a uno a uno nella missiva spedita al club, devono stare in isolamento fiduciario. Il Napoli, già in partenza per Torino, ha chiesto chiarimenti e il Gabinetto della presidenza della Regione Campania risponde che non si può partire. Il Napoli, quando c'è un intervento di un ente preposto, non può che attenersi a quelle disposizioni salvo commettere reati anche penalmente rilevanti, c'è anche un rischio di reato per pandemia colposa o dolosa. La Lega Calcio può dire quello che vuole non ha la possibilità alcuna di eliminare per il Napoli il rischio di reato penale. De Laurentiis non può fare altro che attenersi alle disposizione dell'ente preposto alla Salute. Il Ministro della Salute Speranza ha chiarito che le asl sono assolutamente le autorità preposte a vigilare sulla salute dei cittadini, salute che prevale come bene primario su qualsiasi altro interesse. Il Ministro dello Sport Spadafora ha chiarito che è vero che c'è un protocollo, ma che la situazione sta cambiando e bisogna pensare per prima cosa alla salute. La partita va rinviata, perchè nella delibera dell'assemblea della Lega c'è scritto chiaramente: 'fatti salvi eventuali provvedimenti delle autorità statali o locali', le chiacchiere stanno a zero!
Questa pantomima vergognosa di stasera, che un paese offre al mondo, di vedere un arbitro in campo in attesa per 45 minuti della squadra avversaria è una riedizione di bassa lega di un pessimo teatro. Quella dell'Allianz Stadium è l'opera buffa che il mondo del calcio sta offrendo come spettacolo indecoroso. Invece poteva uscirsene con un rinvio immediato e un tavolo di concertazione con Figc, Ministero della Salute e Ministero dello Sport per stabilire le competenze tra protocollo e quelle locali. Se un'Asl stabilisce che la salute non è garantita, bisogna attenersi, questa è l'unica verità incontrovertibile".
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