Decreto Sicurezza bis è legge: inaspriti Daspo e pene per violenza, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale o addetti ai varchi

Decreto Sicurezza bis è legge: inaspriti Daspo e pene per violenza, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale o addetti ai varchiTuttoNapoli.net
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lunedì 5 agosto 2019, 21:10Notizie
di Redazione Tutto Napoli.net
Il Senato ha approvato con 160 voti favorevoli il provvedimento voluto dal vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini

Il decreto Sicurezza bis è legge. Il Senato ha approvato con 160 voti favorevoli il provvedimento voluto dal vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini: dopo il via libera della Camera arrivato il 25 luglio questo è stato l’ultimo passaggio per la conversione in legge del dl. Nel pomeriggio era arrivata la decisione del governo di porre la questione di fiducia sul decreto. Il provvedimento tocca anche il mondo del calcio e della manifestazioni pubbliche, oltre che il fenomeno dell'immigrazione.

Il decreto sicurezza bis inasprisce le pene per chi durante una manifestazione in luogo pubblico e aperto al pubblico senza giustificato motivo usa caschi protettivi o qualunque altro mezzo che rende difficoltoso il riconoscimento della persona: da uno a due anni e ammenda di 1.000 a 2.000 euro – passa a da due a tre anni e l’ammenda da 2.000 a 6.000 euro. È punito, con la reclusione da uno a quattro anni, chi, nel corso delle manifestazioni in luogo pubblico o aperto al pubblico, lancia o utilizza illegittimamente, in modo da creare un concreto pericolo per l’incolumità delle persone, razzi, bengala, fuochi artificiali, petardi, strumenti per l’emissione di fumo o di gas visibile o in grado di nebulizzare gas contenenti principi attivi urticanti, ovvero bastoni, mazze, oggetti contundenti o, comunque, atti a offendere. Il decreto inoltre prevede la non archiviazione per lieve tenuità del fatto, nei confronti di chi commette reati di violenza, oltraggio o resistenza a pubblico ufficiale. Chi per esempio sputa su una divisa ne dovrà rispondere.

Nei confronti di persona già destinataria del Daspo, il divieto di accedere alle manifestazioni sportive, la durata del nuovo divieto non potrà essere inferiore a 5 anni né superiore a 10. Il dl prevede la pena della reclusione da 6 mesi a 5 anni a carico di chiunque commette fatti di violenza o minaccia nei confronti degli arbitri e degli altri soggetti che assicurano la regolarità tecnica delle manifestazioni sportive. Contro la violenza negli stadi e sui campi sportivi vengono introdotte tutele anche per gli arbitri e per gli altri soggetti chiamati ad assicurare la regolarità delle gare che sono equiparati agli addetti ai varchi di accesso degli impianti (è prevista una pena da 6 mesi a 5 anni per chi usa atti di violenza contro di loro)".