Guido Clemente di San Luca a TN: "Con la Lazio la conferma, la strada è quella giusta"

Il professor Guido Clemente di San Luca parla della sfida di Coppa Italia e non solo nel suo editoriale
14.01.2020 11:10 di Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
Guido Clemente di San Luca a TN: "Con la Lazio la conferma, la strada è quella giusta"

Il professor Guido Clemente di San Luca, Ordinario di Diritto Amministrativo all'Università della Campania Luigi Vanvitelli, parla della sfida di Coppa Italia e non solo nel suo editoriale: "Mi devo ripetere. Anche dopo Lazio-Napoli. Anzi, la convinzione che la strada intrapresa sia giusta s’è vieppiù confermata. Così come che quest’anno abbiamo urgente bisogno del benedicente intervento di quel monaco. Gli azzurri sembrano infatti vittime di una sorta di maledizione. Stavolta il pasticcio l’ha combinato Ospina. Ma pure Di Lorenzo: bastava stopparlo quel tiro sbilenco. Epperò capisco la foga con cui ha tentato di ricacciare via la palla, che gli ha fatto sbagliare il rinvio. Era quasi come un urlo liberatorio, tipo: «e mo’ basta cu ’sta sfortuna! basta mo’, e va fa …!». Invece no, perché quando la stagione è disgraziata, quando il periodo è no, come nella vita in generale, veramente va tutto storto. Così il calcio/urlo, che voleva essere liberatorio, ha finito per produrre l’effetto opposto, menando la palla nella nostra porta. E vogliamo parlare dei pali? Ne abbiamo beccato un altro. Siamo di gran lunga al primo posto della relativa graduatoria. Ma, come c’insegnò Eduardo, prima o poi «adda passa’ a’ nuttata!». O no? Ebbene, da quel che si sta vedendo, sembra che stia albeggiando, che stia sorgendo un altro giorno. È vero, il Napoli ha perso di nuovo. E la classifica racconta di una situazione deprimente. Siamo finiti nella seconda parte, come nel primo anno del ritorno in A. Tuttavia, se c’era una squadra che, in base al gioco espresso, meritasse di vincere era il Napoli. Anima rinvigorita. Nuova identità sempre più nitida. Chiariamo subito: non è quella dei tre anni della ‘grande bellezza’, che sarà difficilmente ripetibile. Le si avvicina però. Palleggio finalmente sicuro durante l’intero arco della partita. Capacità di aggredire alto l’avversario per tutto il secondo tempo.

Buone occasioni create, senza praticamente mai rischiare in modo significativo. Insomma, tutti segnali positivi, tranne uno: la ‘sfiga’ perdurante. Che non va affatto sottovalutata! Per averne ragione bisogna compiere uno sforzo collettivo poderoso. Da un lato, è indispensabile la invocata benedizione, dall’altro occorre definitivamente ricompattarsi. Perché – come si dice – «Aiutati che Dio ti aiuta»! ADL ha mostrato di aver capito gli errori commessi nell’ultimo anno e mezzo. Ha cominciato a porvi rimedio. Anche sul mercato, con l’opportuno acquisto dei due mediani centrali. Deve, però, fare ancora un piccolo doppio sforzo. Per un verso, deve rendersi conto che è solo controproducente perseverare nella strada della lite giudiziaria. Non solo perché giuridicamente è per nulla certo che abbia ragione (gran parte della questione si basa su un elemento fattuale – il ritiro imposto alla squadra – la cui qualificazione giuridica è del tutto opinabile: e anzi, almeno stando a quanto s’è sentito e letto sui giornali, pare prevalente l’idea che non fosse legale). Ma anche perché chiuderla aumenterebbe moltissimo il suo prestigio e migliorerebbe l’immagine di sé. Diversamente da quanto molti hanno auspicato, deve lasciar cadere nel vuoto l’astratta invocazione di una soltanto sedicente (perché radicalmente infondata) etica professionale da doversi far rispettare. E, soprattutto, assumendo una decisione di buon senso avrebbe una fortissima ricaduta positiva sull’intero ambiente. Per altro verso, è necessario che apra al confronto con gli ultras. Il San Paolo deve riprendere a vibrare d’amore per la squadra che rappresenta la città. Del resto, gran parte degli introiti extra-botteghino deriva dalla effervescenza del ‘tempio’. È quella che trascina con sé il resto. Si chiama passione. A Napoli, più che altrove, è sempre pronta a riesplodere. Se ne devono favorire i presupposti. Una intelligente mediazione fra le posizioni potrebbe virtuosamente condurre ad una meno rigida applicazione delle norme vigenti, ed alla parziale riscrittura di quelle palesemente inidonee. Se così si farà, s’aiuterà Gattuso nell’opera di ricostruzione ben avviata. Oggi in Coppa Italia col Perugia l’occasione è propizia per tornare a vincere, sperando di vedere in campo almeno uno dei due nuovi acquisti. Bisogna esserci!".