L'editoriale di Forgione: "Conte aveva già fiutato problemi, ricordate cosa disse?"
Angelo Forgione, giornalista e scrittore, è intervenuto nel corso della trasmissione 'Napoli Talk' sulla nostra Radio Tutto Napoli, prima radio tematica sul Napoli, in onda tutto il giorno, che puoi ascoltare/vedere qui sul sito o sulle app (qui per Iphone/Ipad o qui per Android): "Vedere la partita del Napoli di ieri è stato scoraggiante. Da un giorno all'altro ci siamo trovati catapultati di nuovo in una situazione di grossa difficoltà, con la differenza che ora Conte non biasima i calciatori, ma li sprona. Ho visto una squadra senza un filo conduttore, è mancata la lucidità ed è mancata anche la qualità là davanti. Nelle poche azioni confezionate dal Napoli si sono visti tanti, troppi errori, anche banali. Sono scoraggiato, ma il Napoli ha un allenatore che ha già risolto diverse situazioni. Non si può pensare che il Napoli sia già cotto a dicembre.
Problema gol? C'era già l'anno scorso, anche se coniugato con l'equilibrio difensivo si è riusciti a vincere il campionato. Il Napoli col mercato che ha fatto voleva aggiungere qualche gol, ma per ora non ci è riuscito. Tutte le difficoltà derivano anche dalle diverse assenze. Certo è che se sostituisci Lukaku con Hojlund ti aspetti che qualcosa faccia. Il Napoli non può continuare a segnare così poco, a maggior ragione visto che anche il rendimento difensivo sta cominciando a essere più problematico. Sono stati fatti dei passi indietro, ma il Napoli è ancora lì e può lottare per vincere il campionato.
Poche rotazioni? Che Conte sia un po' fissato su certi meccanismi è evidente. Io dico che è vero che squadra che vince non si cambia, quindi dopo la Juventus ci stava andare con gli stessi col Benfica. Ma poi col Benfica la squadra non ha vinto e andava cambiata. Sono bastati un Benfica e una Udinese modesti e determinati per battere il Napoli, che non ha vinto un duello a centrocampo, che ha fatto fatica in fase difensiva. A Udine non si può accettare che il Napoli vada così sotto come nel secondo tempo. O la squadra non ne ha di gambe o non lo so perché non posso pensare che non ci sia la testa. Perché se fosse così, a quel punto devo pensare che il Napoli va in Supercoppa a fare la vittima sacrificale? Non posso pensarlo.
Mal di trasferta? Sette sconfitte su undici trasferte vuol dire che ogni volta che vai fuori rischi di perdere, ne hai perse due su tre praticamente. Perdi a Manchester e va bene, perdi ad Eindhoven e non va bene perché hai subito sei gol e in Champions non era mai accaduto. Il Napoli sta costruendo la sua stagione sul rendimento in casa, in trasferta è tra le peggiori. Non credo sia solo una questione psicofisica, deve esserci anche una mancanza di approccio a partire del genere, forse subisce troppo l'ambiente esterno. La squadra di quest'anno è figlia di quella dell'anno scorso. Cos'è successo? Perché lo scorso anno non c'erano problemi in trasferta e ora sì?
Involuzione nel progetto europeo? Il Napoli è sicuramente diventato una squadra europea nel corso degli ultimi anni. Il progetto di De Laurentiis è crescere in ambito europeo. Certo, vincere i campionati è importante, ma il calcio è fatto di dimensioni più ampie. Le altre squadre lo fanno, non vedo perché non possa farlo anche il Napoli. Si pensava che questa potesse essere una stagione più serena dell'anno scorso, invece Conte per tempo ci ha detto che sarebbe stato una stagione complicatissima, ancor prima degli infortuni. Perché l'aveva già detto? C'era stato solo l'infortunio di Lukaku. Evidentemente Conte fiutava qualcosa, ma che cosa? Rispetto all'anno scorso forse era consapevole all'epoca di poter contare sulla voglia di rivalsa della squadra dopo l'annata del decimo posto. Invece quest'anno ha capito che ci sarebbero state delle difficoltà anche dal punto di vista della convinzione, della fame. Questa è una componente che in qualche partita sta venendo meno.
Questione atletica? Se il Napoli era stanco a Lisbona, a Udine vai stracotto. E in Supercoppa se non cambi vai ancora più cotto? Allora si dia adito alle forze fresche. Anche a Vergara e Ambrosino. Perché se vai in campo come nelle ultime due perdi ancora. Almeno loro porterebbero un po' di linfa, una forza nuova.
Come ritrovare fame? Credo sia una questione di continuità di stimoli. Dopo Bologna, il momento più basso della stagione, c'è stata reazione. Forse dopo la Juventus c'è stato un po' di appagamento. Il Napoli deve stare sempre sul pezzo, altrimenti fa prestazioni come le ultime due".
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