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Zambardino: "Conte? Dalle sue parole si è capito che non sa dove mettere le mani"

Zambardino: "Conte? Dalle sue parole si è capito che non sa dove mettere le mani"TuttoNapoli.net
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Ieri alle 21:00Radio Tutto Napoli
di Antonio Noto

Vittorio Zambardino, giornalista ed editorialista del Corriere del Mezzogiorno, è intervenuto nel corso di 'Pausa Caffè', trasmissione sulla nostra Radio Tutto Napoli, prima radio tematica sul Napoli, in onda tutto il giorno, che puoi ascoltare/vedere qui sul sito o sulle app (qui per Iphone/Ipad o qui per Android).

"E’ abbastanza una situazione misteriosa e io non invidio proprio Conte, perché credo dalla conferenza ieri sera si è capito che non sappia veramente in questo momento che cosa sta succedendo, dove mettere le mani. E' un Napoli che dopo cinque partite non perfette, ma comunque portate a casa, prima a Lisbona, devo dire combattendo un po', poi ieri sera, non combattendo quasi per niente, se non negli ultimi quindici minuti, ma troppo tardi, Sembra una squadra a fine campionato. Dice: ‘Vabbè, siamo a maggio, sono distrutti’. Ma qui abbiamo i malati e i distrutti in campo, che non si capisce. Sentivo prima che commentavate con un'altra persona la Supercoppa che comincia giovedì, comincia e speriamo finisca per il Napoli. Io credo che sia veramente un impegno extra, extra logica, perché in questo momento il Napoli non ne ha. Bisogna sperare in un miracolo di Natale, visto che poi dopo la Supercoppa un momento per tirare il fiato a Natale ci sarà, speriamo che ci sia una ripresa. Ieri sera abbiamo rivisto il peggio del peggio proprio, angoscioso. Nel pezzo che tu hai avuto la cortesia di citare ho detto che secondo me bisognerebbe fare la scelta di puntare solo ad una cosa, o alla qualificazione Champions e quindi ai soldi, ma forse è meglio puntare al campionato. Non dico allo Scudetto, ma comunque a un'altra qualificazione Champions, altri soldi, a salvare la faccia, perché in questo momento sei terzo in campionato. Diciamoci la verità, se tu fossi terzo in campionato a fine maggio la faccia l'hai salvata. La faccia l'hai salvata, perché non è che puoi vincere gli Scudetti, non è più la Juventus di quegli anni, neanche l'Inter ci riesce.

I cosiddetti lungodegenti: Lukaku, De Bruyne, Anguissa, non entrano tutti insieme, è un rientro scaglionato. Poi se stiamo parlando di febbraio, i giochi potrebbero essere fatti, perché se posso essere proprio sincero, come non ci ascoltasse nessuno, come se non fossimo in radio, ho paura che ci sia un crollo. Ho paura che il Napoli perda molti punti in queste 3 settimane e noi ci ritroviamo poi distanziati. Qui bisogna tenere la zona Champions, perché veramente se non fai quello allora veramente l'anno fallito. Ma il punto è che non si spiega perché stanno così, perché questa è la fase dell'anno in cui le squadre vanno in forma, ma guarda l'Inter, perfino il Milan, perfino la Juventus ieri sera che dopo essere stata ridicolizzata a Napoli poi ieri sera ha fatto una partita con il Bologna assolutamente di ottimo livello. Allora voglio dire: perché noi siamo messi così? Perché la squadra sembra così non credere in sé stessa, ma avete notato un particolare? Il numero di errori, di passaggi sbagliati? Io lo notavo durante il Bologna-Juventus, ma nessuno sbaglia come il Napoli, noi facciamo un numero di passaggi sbagliati. Ma come Conte ci ha raccontato con lui è uno che pensa ai dettagli, la squadra completamente stonata nel senso di fuoritono. Non so che dire, sono veramente preoccupato. Vedo che anche altri commentatori, ho letto i giornali stamattina, non sono l'unico, ci preoccupiamo molti.

Perché il motore si spegne? Conte fa poche rotazioni? Signori miei, io penso che i giornalisti debbano fare i giornalisti e non insegnare il mestiere. Cioè parlare di fenomeni, ma poi quei fenomeni hanno dei protagonisti che ci capiscono. Allora io non mi sento di insegnare il calcio a Conte, più o meno perché non sono ancora completamente pazzo nonostante l'età. Voglio dire se lui si comporta così ci deve essere una ragione, del resto il calcio è per fortuna una materia nella quale è difficile avere sempre ragione. Dopo la partita Bologna-Napoli Italiano era diventato Guardiola, dopo la partita Bologna-Napoli Italiano ha preso due schiaffi, l'ultimo ieri sera. Per fortuna siamo in un campo che non è la scienza, è un campo nel quale nessuna ragione. Se lui non fa giocare Vergara, significa che ha una valutazione del tipo di contributi per gara può dare. Certo io mi sono permesso di dire il mio pezzo, di fare un piccolo sfottò, un piccolo paradosso, ma nel Napoli Gigio Donnarumma avrebbe esordito a 16 anni? Io credo di no, perché ci vuole un pizzico di follia. Forse ha esordito a 16 anni perché c'era quel pazzo di Sinisa Mihajlovic sulla banchiera di Milan, perché forse Allegri non avrebbe fatto esordire. Il calcio italiano, forse il calcio napoletano, riflette anche la società, una società nella quale i giovani non valgono niente. Non sono presi in considerazione, perché non valgono il rischio. Metti Vergara e corri il rischio, va bene, tanto hai perso, perdevamo con Vergara, questo è il punto. Però tutto questo va detto con umiltà dai giornalisti, perché insegnare il calcio a Conte è come voler insegnare la filosofia a Socrate, o la relatività ad Einstein. Qualche dubbio sì. Il dubbio principale veramente io credo ci si debba fare. Tu ci hai detto ad agosto ‘Avimma fatica e chiù’, allora questo ‘Avimma fatica’ e chiù che risultati ha dato in termini di capacità di prestazione? Risultati molto insoddisfacente.

Gli infortuni quanto possono essere un alibi per il Napoli e per Conte? Allora, non parliamo della causa degli infortuni, che portano alle polemiche, però io certamente una cosa la possiamo dire. I giocatori del Napoli ormai hanno paura di farsi male, da due partite, tre partite io vedo un McTominay che ogni tanto si tocca. Forse c'è questo, c'è la paura di farsi male. A un certo punto sopravviene la paura. Perché dice: ‘Ma gli infortuni stanno in tutte le squadre’. Sì, non 8 o 9, 10, mi spiego, perché è una follia. Perché almeno l'anno dopo Spalletti tu avevi delle spiegazioni, la squadra esplosa, hai cambiato allenatore in modo traumatico. Quest'anno voglio dire, ok, anno di passaggio, ma anno di albero di Natale, che si accende e si spegne”.

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