Cavani trascina il Napoli, ma dai sedicesimi non sarà possibile il turnover!

Senza dubbio giusto così, che il Rasunda Stadion emettesse l'ultimo sospiro per Edinson Cavani, degno erede di Pelè nella storia di uno stadio che già oggi fa parte della leggenda del pallone. La firma in calce sulla vittoria svedese del Napoli è ancora la sua: il Matador, l'ultimo a smettere di crederci, il primo a rilanciare la sfida di un gruppo che dovrà lavorare ancora tanto per centrare i suoi obbiettivi. I segnali di Stoccolma tuttavia vanno miscelati: il carattere è la garanzia del Napoli, la generosità la costante, sebbene ad esprimersi siano state tante alternative, di certo lontane dal valore dei titolari. La qualificazione alla fase finale dell'Europa League, per giunta con un turno d'anticipo, è a maggior ragione un risultato importante: il futuro della sfida continentale, ora più che mai, dipende dalle scelte della società. A partire dai sedicesimi, quando in campo caleranno blasone e potenziale le deluse della Champions, il Napoli di Mazzarri non potrà concedere troppo al turn over, così come invece è avvenuto nel girone, per esigenze obbligate dalla gerarchia delle priorità. Saggiamente il livornese risponde che bisognerà vivere alla giornata, in attesa che magari i segnali di De Laurentiis, in primis quelli delegati al mercato di Bigon, vadano a corroborare le indiscutibili certezze che offre l'undici titolare.
Poi l'auspicabile retromarcia sull'assunto veritiero ma che piace poco ai tifosi ossia che l'Europa League non avrà mai lo stesso trasporto della Champions. Intanto rimane la vittoria sull'AIK, ennesimo cimelio per un allenatore che sa incidere come pochissimi sulle sorti di una squadra e di un club. Quindi l'orgoglio del campione famelico, Cavani, al sesto sigillo europeo in 242 minuti, e anche i limiti di un gruppo che ha rischiato per le solite amnesie. Dimostrando tuttavia, ancora una volta, di saper soffrire. E lunedì toccherà il Cagliari senza lo squalificato Cavani ma con l'atteso rientro di Pandev in coppia con Insigne. "Vincere aiuta a vincere", questo si che è un infallibile adagio per un Napoli promosso in matematica a pieni voti: i numeri, e non solo i sette punti in più rispetto allo scorso campionato, sono tutti dalla sua parte...
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