La storia siete voi: il Tuttofare Buscaglia

Un interno che gioca prima punta e portiere. Un unicum nel panorama calcistico mondiale
09.05.2013 21:00 di  Leonardo Ciccarelli  Twitter:    vedi letture
 La storia siete voi: il Tuttofare Buscaglia
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© foto di Sara Bittarelli

Oggi la parola “Jolly” viene abusata. Basti che un calciatore riesca a fare un paio di ruoli e viene definito tale ma nel calcio dei nostri padri, per parafrasare Buffa, o meglio, dei nostri nonni, i jolly erano molto di più e molto più funzionali. Il Napoli ha avuto l’onore di ospitare il più grande jolly di tutti i tempi, un calciatore che riusciva a fare tutti i ruoli, ma veramente tutti, anche il portiere o la prima punta pur essendo un interno destro: Carlo Buscaglia.
Siamo negli anni ’30 e Buscaglia è uno dei primi calciatori ad essere acquistato dal mitico Ascarelli. In quegli anni fu un vero idolo per i tifosi del Napoli e, visto che ci abbandonò per la Juventus, il capostipite di troppi “core n’grato”.
Il suo compito era, per intenderci, quello che fa Marek Hamsik ai giorni nostri: creare, illuminare e, quando necessario, concludere in rete.

Il suo record di goal in un campionato è 12 ma in quell’anno, il primo in Serie A, fece tantissimi assist per il Principe Sallustro.
Nella sua lunga permanenza a Napoli è riuscito ad arrivare per due volte terzo attraversando un decennio complicatissimo sul piano comunicativo, economico e soprattutto storico ma ha sempre dato l’anima per i colori azzurri. Correva più di tutti e si sacrificava più di tutti. Ha giocato come terzino, prima punta, difensore centrale, portiere: in una partita il grande Giuseppe Cavanna si ruppe una clavicola e, non esistendo le sostituzioni all’epoca, a prendere il suo posto fu proprio Buscaglia giocando un gran match.
Ascarelli trovò questo ragazzo nel Casale, all’epoca ottima squadra, e se ne innamorò proprio per questo motivo. Buscaglia non si fece attendere e giocò ben 259 partite con gli azzurri prima di lasciarci, come detto per la Juventus e terminare la sua carriera, senza però mai giocare una partita a causa delle incombenze belliche, all’Abbiategrasso.
Chi ama non dimentica, grazie di tutto Giuseppe Tuttofare Buscaglia.