Hamsik divorato dal consumismo calcistico: criticato da molti, ma sicuri di poterne fare a meno?

(di Arturo Minervini) - C’è una fretta inspiegabile, un’irresistibile vocazione al consumismo incontrollato. Non si tratta solo di una smania legata agli oggetti, ma coinvolge anche gli appassionati di calcio in questo sistema insensato che tende a mettere il calciomercato in primo piano ed il pallone giocato quasi come un contorno. Uno stravolgimento delle cose e delle idee che in qualche modo finisce per inquinare i giudizi, le aspettative, le critiche ed esasperare gli atteggiamenti nei confronti di chi ha scritto pagine storiche per questo club. Nel vortice consumistico che non vede l’ora di rottamare il vecchio per appagare la sensazione ed il bisogno di novità, ci è finito anche Marek Hamsik, per il quale sono bastate poche gare saltate per infortunio per essere trattato quasi come uno qualunque, banalizzato nel ruolo e nell’importanza che ancora riveste per questo Napoli.
Non è una questione di eterna gratitudine, perché c’è oltre quando si parla del numero 17 azzurro. Sarà forse un caso, o forse no, ma il Napoli in queste uscite senza il capitano ha faticato a costruire occasioni, creando pochissimi problemi al Milan nel doppio scontro di San Siro. La qualità in fase di costruzione dello slovacco è mancata, in un centrocampo che ha faticato ad assolvere il suo ruolo sia nella sfida di campionato di sabato che nella disfatta in Coppa Italia di martedì. Su questo ognuno avrà la possibilità di creare la propria opinione, ma alcune riflessioni potranno essere utili all’analisi ed alla discussione.
Quando Marek non c’è. Il capitano era in panchina nella disfatta di Genova contro la Sampdoria del 2 settembre, così come a Belgrado in quello 0-0 contro la Stella Rossa che è risultato poi fatale nel percorso Champions. Hamsik era assente nella partita di Cagliari, vinta allo scadere solo grazie ad una punizione di Milik, così come era uscito dopo 24’ nella sconfitta di San Siro con l’Inter e nella faticosa vittoria sul Bologna al San Paolo. Infortunio che gli ha fatto saltare anche la doppia trasferta milanese, anch’essa poco felice per la squadra di Ancelotti. Vero, capitano era assente anche nella meravigliosa sfida sulla Lazio, ma una partita non può costituire una regola. Aggiungiamo: Hamsik era fuori anche nel 5-1 sull’Empoli, una delle peggiori prestazioni in stagione nonostante il risultato.
Le statistiche raccontano di un centrocampista che resta comunque molto importante per questa squadra. Vero, i critici ricorderanno la prestazione opaca di Liverpool, in un Napoli che aveva faticato però in maniera complessiva, non solo nei singoli. Siamo così sicuri, dunque, di poter fare a meno di Hamsik? Convinti che questa ossessione a consumare tutto, possa inghiottire anche un centrocampista con la sua qualità? Qualche dubbio, rimane. Poi fate voi…
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