Più identità e risorse infinite nonostante le assenze: il Napoli è sempre più lanciato

Più identità e risorse infinite nonostante le assenze: il Napoli è sempre più lanciatoTuttoNapoli.net
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lunedì 4 aprile 2022, 09:00Zoom
di Antonio Gaito
Luciano Spalletti vuole giocarsi lo Scudetto fino alla fine, ci crede più che mai ed a maggior ragione dopo l'ennesima prova di forza della sua squadra.

"Questo è uno di quei carri che può non passare più nella mia vita ed in quella dei calciatori". Luciano Spalletti vuole giocarsi lo Scudetto fino alla fine, ci crede più che mai ed a maggior ragione dopo l'ennesima prova di forza della sua squadra. Il Napoli sbanca anche il campo (sempre ostico) dell'Atalanta, squadra per fisicità ed aggressività spesso sofferta dai piccoletti azzurri, nonostante assenze pesantissime come quelle di Di Lorenzo e Rrahmani in difesa, Osimhen (ed anche Ounas e Petagna) davanti ed un Fabian a mezzo servizio. La 'nuova' squadra di Spalletti, però, forgiata nel match sul campo del Verona che ha caratteristiche simili, non necessita di dominare e macinare gioco, ma lasciando il possesso agli avversari (56% per gli uomini di Gasp) può limitare l'arma principale dei nerazzurri che è la pressione e palleggiare (con un super Lobotka in particolare) solo con la finalità di affondare subito negli spazi che si aprono quando saltano gli uomo su uomo dei bergamaschi.

Sorpresa Zanoli
Nasce proprio così il primo gol. Il giovane laterale 2000, all'esordio da titolare, con personalità e forza nelle gambe trova la percussione centrale superando il diretto avversario, costringendo Palomino ad uscire dalla linea ed alle sue spalle Mertens - con intelligente e tempismo, più che la velocità di Osimhen - si va a procurare il rigore che sblocca il match. Un Napoli concreto, cinico, cattivo, pronto ad approfittare proprio di uno dei punti deboli di Gasperini come le scalate nelle transizioni.

Panchina eccezionale nonostante le assenze
Trovato il raddoppio su palla inattiva, sull'asse Insigne-Politano tornato finalmente a determinare, non manca una fase un po' passiva che permette all'Atalanta di trovare ampiezza e di conseguenza il 2-1. Lì però si vede la forza del Napoli che torna immediatamente ad aggredire, senza farsi intimorire, fino al tris firmato dai cambi: Lozano ribalta l'azione, temporeggia attendendo l'arrivo di Elmas che conferma la capacità di farsi trovare sempre al posto giusto al momento giusto per il settimo gol stagionale.