La ridicola conta dei positivi: in casa Juve dopo sei mesi ancora non hanno compreso una cosa semplice

È tutto così ridicolo, quasi assurdo se non lo stessimo vivendo realmente. Nel giorno di Juve-Napoli bisogna ancora assistere alle solite manfrine da casa bianconera, di chi voleva prendersi la vittoria a tavolino dopo la sceneggiata di ottobre allo Stadium.
La cosa più imbarazzante, che offende l’intelletto di chi espone certe teorie, è constatare che dopo sei mesi c’è ancora chi non ha assimilato un concetto semplice, elementare nella sua irreversibilità: le decisioni sul rinvio di una gara spettano esclusivamente all’ente sanitario competente, le ASL.
Dunque, se Juve-Napoli si gioca oggi è per una decisione dell’ASL di Torino, tutto qui. Altro elemento che proprio si fatica a recepire: non è il numero dei positivi di una squadra a determinare la valutazione (tranne che nel caso stabilito dal protocollo dei 10 casi), ma le considerazioni sull’esistenza o meno di un focolaio che possa divenire pericoloso e ingestibile.
Ridicolo e inutile fare la conta dei positivi che il Napoli aveva all’andata e quelli che ha la Juve al ritorno. Chi lo fa, non ci fa una bella figura… Ma non è mica la prima volta.
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