Né trequartista né ala, in realtà Lindstrom gioca(va) negli half-spaces di un calcio super-evoluto

Né trequartista né ala, in realtà Lindstrom gioca(va) negli half-spaces di un calcio super-evoluto
mercoledì 7 febbraio 2024, 07:43Copertina
di Antonio Gaito

Continua a far discutere il fogliettino di Aurelio De Laurentiis con il numero di partite giocate da Jesper Lindstrom nei vari ruoli. "E' un trequartista", la critica ricorrente nei confronti del club per spiegare il poco utilizzo del colpo di mercato più costoso di tutta l'estate del calcio italiano. "Ha giocato di più da ala", la replica del presidente del Napoli e di chi l'ha visto spesso anche largo, sia nel club che in nazionale. E' subito diventato virale lo storico di Transfermarkt, sito specializzato, ma in realtà non è semplice catalogare la posizione di Lindstrom nel super-moderno 3-4-2-1 di Glasner che giocava senza veri trequartisti e senza esterni e che con un calcio fluido, coraggioso, propositivo riuscì a vincere anche l'Europa League. Non si può infatti parlare di Lindstrom ignorando il contesto che l'ha esaltato e quello attuale.

LINDSTROM GIOCA(VA) NEGLI HALFSPACES - Chi ha visto giocare l'Eintracht sa di un calcio molto evoluto con l'occupazione degli halfspaces (nella foto), la zona intermedia tra il classico trequartista e l'esterno aperto in ampiezza e che con Guardiola ha avuto la forma più alta d'applicazione. Non a caso l'altro 'trequarti' era spesso Kamada (anche lui né un trequarti puro né tantomeno un esterno). Lindstrom potrebbe fare entrambe le posizioni, ma s'è esaltato, attirando persino l'attenzione di Klopp, in quel tipo di calcio, caro anche a Spalletti che l'ha introdotto in Italia alzando spesso Di Lorenzo nei mezzi spazi per scompaginare le gare più bloccate e spesso mandando in tilt quasi tutti i castelli difensivi avversari preparati uomo su uomo. 

PER MAZZARRI "NON HA UN RUOLO DEFINITO" - Il problema vero non è rappresentato dai dubbi del club o della critica, ma a questo punto di Walter Mazzarri. Nell'ultima intervista a DAZN, il tecnico del Napoli ha parlato proprio della posizione del talento danese: "Si deve adattare al calcio nostro, il suo ruolo non è ben definito. Ha fatto molto meglio sull'esterno, bisogna capire dove si sente maggiormente a suo agio. Ed in certi ruoli ci sono già giocatori forti, nel ruolo di Kvara avrebbe poco spazio". Nel calcio europeo il "10 moderno", come De Zerbi ha definito Lindstrom, è proprio quello senza una precisa collocazione nei mezzi spazi per uscire dai duelli e dalla pressione. Qualcosa, insomma, di più profondo di un'etichetta.